E’ morto stamattina in ospedale a Partinico Nino Mannino, 83 anni, ex sindaco di Carini e politico di razza. Era appena guarito dal Covid e proprio oggi avrebbe dovuto essere trasferito in un altro reparto ma il suo corpo non ha retto. Tanti i messaggi di cordoglio pubblicati sui social per ricordare l’ex sindaco di Carini e tra i tanti condividiamo quello del sindaco di Carini, Giovì Monteleone. “Nino Mannino ci ha lasciato – scrive in un lungo post su facebook il sindaco di Carini -Nino Mannino non c’è più. Ci ha lasciato, qualche ora fa, alla vigilia dei suoi 83 anni intensi di vita dedita appassionatamente e nobilmente alla politica per l’affermazione dei diritti dei più deboli e per un società più giusta. Essendo nato e cresciuto in una famiglia di “buggisi”, come si appellavano le famiglie agiate di Carini qualche tempo fa , invece di trascorrere una gioventù comoda e spensierata , si schierò con i lavoratori della terra ,dei cantieri edili e delle fabbriche in un periodo in cui per avere giustizia sociale le piazze e le strade durante le manifestazioni a volte si trasformavano in campi di battaglia.
Scelse di essere militante del Partito Comunista Italiano per poi diventarne un dirigente e un Rappresentante alla Camera dei Deputati nel 1983 per circa 10 anni durante i quali fu componente della Commissione Antimafia. E fu proprio quando la mafia a Carini era potente e invadente che l’on. Nino Mannino scese in campo e fu eletto sindaco nel novembre 1993 e tornò nell’aula consiliare dove negli anni 60 e 80 era stato già consigliere comunale. Durante i suoi anni 4 anni di sindacatura , rimasta indelebile nella memoria dei Carinesi , ho avuto l’onore di fare parte della sua sana operosa amministrazione condotta all’insegna del cambiamento culturale e della partecipazione popolare. Quattro anni intensi che sono stati una palestra per me e tanti altri giovani che diventeranno poi anche classe dirigente della comunità carinese. Per me è stato ed è un modello ,una figura che mi accompagna sempre da quando ho assunto la massima responsabilità di amministrare la nostra amata Carini. Mentre piango un amico di tante lotte , rivolgo il mio sentito cordoglio e un caloroso abbraccio alla moglie Gemma e ai figli Vincenzo e Jones”.
Nino Mannino: chi era
Mannino è stato un grande combattente per i diritti civili. Nel 1961 fu segretario provinciale della Fgci. Dirigente del Pci siciliano, nel 1972 fu segretario del Pci di Palermo e nel 1974 della federazione provinciale. Fu eletto nel 1983 alla Camera dei deputati per il Partito Comunista Italiano nella circoscrizione Palermo-Trapani-Agrigento-Caltanissetta alle elezioni politiche del 1983, raccogliendo 33.026 preferenze. Riconfermato alle politiche del 1987 con 34.321 preferenze, restando parlamentare fino al 1992. Quell’anno diviene segretario provinciale del PDS fino al 1993, quando viene eletto sindaco di Carini fino al dicembre 1997, quando non fu rieletto. Nei primi anni del Duemila ha diretto il Centro studi Pio La Torre dove riversò la sua saggezza politica e la conoscenza del fenomeno mafioso.
“Una vita spesa da dirigente comunista siciliano palermitano, al servizio della democrazia e dei lavoratori – lo ricorda il presidente emerito del Centro Pio La Torre, Vito Lo Monaco, suo grande amico e compagno di lotte – . Mannino guidò le lotte a sostegno degli operai del Cantiere navale di Palermo, dell’area industriale , dei senza casa della città, dei cittadini dei comuni della provincia per un modello di sviluppo che eliminasse ingiustizia sociale, disoccupazione, malgoverno e mafia”. Da deputato fece parte della Commissione antimafia e del comitato parlamentare per la Nato, unendo l’impegno antimafia e per la pace. “Da sindaco di Carini si batté contro la speculazione e l’abusivismo edilizio che ha deturpato il bellissimo territorio del circondario – ricorda ancora Lo Monaco -. Anche da sindaco, sollecitando la partecipazione dei cittadini, fu un esempio virtuoso di onestà ed etica sempre al sevizio della comunità e della democrazia”.