Un fine settimana, a Ragusa, in cui infuria una infuocata polemica politica tra ex appartenenti alla stessa maggioranza che in questi quattro anni e mezzo aveva sostenuto il sindaco Cassì e la sua amministrazione, Maggioranza apparentemente monolitica e, sempre apparentemente, prona ai voleri del primo cittadino. Ma nella quale evidentemente covavano rancori insoddisfazioni e scontentezze esplose non appena il sindaco, poche settimane fa, aveva esautorato malamente l’assessore Ciccio Barone, revocandogli le deleghe detenute. A dar fuoco alle polveri è stata un paio di giorni fa una dura nota stampa di due consiglieri del movimento civico Patto per Ragusa, e fedelissimi di barone, i quali avevano lamentato che la città dormisse e auspicato che Cassì la svegliasse, ma nello stesso tempo enumerando tutte le inadempienze dello stesso.
La difesa d’ufficio del sindaco era arrivata da dove forse meno la si aspettava, ovvero da Ragusa in movimento e dal suo presidente Mario Chiavola che ha avuto spesso una posizione altalenante pro e contro lo stesso Cassì. E anche il consigliere Daniele Vitale (come riportiamo in altra parte del giornale) è intervenuto per stigmatizzare la presa di posizione di Mezzasalma e Rivillito. I quali si sono assunti il compito di replicare ad entrambi. Ne riportiamo integralmente la nota come stiamo facendo per le altre, auspicando che comunque si metta fine ad una situazione paradossale e che invece si inizi, legittimamente, a parlare di candidatura sindacali, di alleanze o aggregazioni e, soprattutto, di programmi per la città. Questa la nota di Gianni Mezzasalma e Luca Rivillito. “Ci colgono di sorpresa le reazioni alla nostra nota politica di rilievi sul fallimento dell’azione politica del sindaco Cassì. Avremmo potuto capire reazioni da parte dell’interessato o, quanto meno da elementi rappresentativi della maggioranza, a difesa del proprio operato, evidentemente, da persone intelligenti si guardano bene dall’avventurarsi in polemiche che potrebbero portare ben oltre.”
E’ la risposta dei consiglieri Gianni Mezzasalma e Luca Rivillito alle spropositate reazioni alla loro nota politica, provenienti, peraltro, da personaggi senza autorevole voce politica in città, da tempo all’opposizione del sindaco Cassì e con un passato di episodi che hanno fatto scattare ferme proteste del primo cittadino e, addirittura un esposto del Partito Democratico. “Apprendiamo che anche il collega Vitale parla di scelta temporale sbagliata per aver sollevato dei rilievi, che inopinatamente definisce accuse, Vitale sa come si è evoluto il dibattito politico all’interno del gruppo di maggioranza, anche la rottura con Fratelli d’Italia e la scelta di mantenerne l’assessore in giunta fa parte di tutta una serie di aspetti che non è d’uopo approfondire in questa sede, a meno che qualche sprovveduto non voglia arrivare a questo. Piuttosto, consideri il Vitale che non sono stati l’assessore Barone o noi due consiglieri a lasciare la maggioranza, ma siamo stati messi alla porta, come anche in passato si era tentato di fare.
Spieghi, piuttosto, Vitale i veri motivi che gli hanno consigliato di abbandonare il gruppo di Ciccio Barone, nella cui quota era stato eletto. Ma questo, sarà difficile spiegarlo.” A questo commento sulle osservazioni del consigliere Vitale, Mezzasalma e Rivillito aggiungono una mezza replica a quelle del Presidente di ‘Ragusa in Movimento’: “Come spesso accade si è voluto sollevare un polverone eccessivo, con accuse gratuite al limite dell’offesa, su alcuni nostri rilievi che, anche per l’assenza di precise contestazioni, hanno i connotati della realtà, della situazione esistente. Ci viene da pensare che qualcuno, abituato a farlo, tenti di pescare nel torbido e, strumentalizzando una nostra semplice nota, voglia far emergere fibrillazioni, tensioni, contrasti e rivalità all’interno della giunta e della maggioranza di governo della città. Non riteniamo assolutamente opportuno, in questa sede, togliere il velo a quanto accaduto in questi quattro anni e mezzo a Palazzo dell’Aquila, le tensioni e le diatribe interne non si sono contate, non siamo tenuti a spiegare quante volte abbiamo tentato di mediare in seno alla nostra ex compagine senza alcun risultato anzi ottenendo a volte l’effetto contrario. Il tutto, favorito da un sindaco diciamo dalla eccessiva personalità, per dirla con una battuta ironica, che, a partire soprattutto dalla giunta, ha fatto della partecipazione e del coinvolgimento delle pure chimere.
Sono andati avanti solo i ‘signorsì’, ogni minimo tentativo di alzare la testa veniva immediatamente neutralizzato dal primo cittadino, con promesse che tutto si sarebbe aggiustato mai verificatesi. Quanto alle nostre considerazioni sul mancato risveglio della città, per parziale operatività del sindaco e dei suoi più stretti collaboratori del cerchio magico, non solo si tratta di rilievi incontestabili ma anche Cassì, più volte, nel corso del suo mandato, ha riconosciuto la necessità di un cambio di passo, purtroppo mai avvenuto.” Così concludono Mezzasalma e Rivillito: “Stia sereno il Presidente di ‘Ragusa in Movimento’, si faccia la sua campagna elettorale e non interferisca in casa d’altri, soprattutto da altro oppositore del sindaco Cassì e di questa amministrazione, al netto delle folgorazioni dell’ultimo minuto. L’opinione pubblica sa leggere i nostri e gli altri comunicati, ha piena contezza di come sono andate le cose in questi quattro anni e, soprattutto, conosce l’attività, in seno alla giunta, dei singoli assessori e dei loro risultati.
Riteniamo di poter dire la nostra, in quanto appartenenti, da sempre, al progetto politico di Ciccio Barone, come suoi stretti collaboratori abbiamo potuto constatare la mole e la qualità del lavoro svolto, peraltro sempre apprezzato e mai contestato, semmai poco considerato, dal sindaco, lavoro, iniziative, strategie che sono state sempre apprezzate in città, dagli elettori e dalla stampa. Di tutta evidenza che lo spazio e la visibilità hanno dato fastidio ad alcune figure della giunta e della maggioranza, ne assuma contezza Chiavola, se ci riesce, prima di entrare in casa d’altri e pontificare”. (da.di.)