Purtroppo, anche oggi, nel contesto di una scadenza importante e complessa, l’area riservata dell’Agenzia delle Entrate ha evidenziato rallentamenti e blocchi. Lo evidenzia l’associazione nazionale commercialisti Ragusa (Anc) condividendo il comunicato congiunto che a livello nazionale è stato diffuso oltre che da Anc anche da Adc, Aidc e Ungdcec. “Non ci interessano le proroghe last-minute, perché vorremmo semplicemente lavorare – per tempo – per i nostri clienti e per il buon andamento dell’amministrazione di questo Paese, senza dover lottare ogni volta con malfunzionamenti di ogni genere – sottolinea il presidente di Anc Ragusa, Rosa Anna Paolino – Di certo le proroghe non sono la soluzione al problema, ma solo uno spostamento in avanti, come è avvenuto per lo spostamento al 30 novembre, oggi appunto, termine ultimo per l’invio delle dichiarazioni relative all’anno 2021.
Ci sono, anche in provincia di Ragusa, decine e decine di commercialisti bloccati nello svolgimento del proprio lavoro a causa dell’impossibilità di accedere al portale dell’Agenzia delle Entrate”. “Ci aspettavamo una proroga ad ampio spettro – continua Paolino – e non solo per le dichiarazioni sugli aiuti di Stato. Ieri è stato un vero delirio perché il sito del Rna (Registro nazionale aiuti), inaccessibile per tutto il giorno, non serve solo per compilare la dichiarazione degli aiuti ma anche per compilare il quadro Rs della dichiarazione e quindi non si comprende perché una scadenza è stata prorogata e l’altra no. Come sempre, chi norma non ha ben chiaro le procedure fiscali. Tra l’altro, i contribuenti sono ignari di tutto questo in quanto toccherebbe a noi metterli a conoscenza che non è vera la leggenda metropolitana che basta un click e tutto è automatizzato.
Al contrario, noi siamo sommersi di lavoro per rispettare quelle scadenze che potrebbero recare un danno ai nostri clienti come la restituzione dei bonus percepiti per non aver presentato una stupida dichiarazione su notizie che l’Agenzia delle entrate già conosce. Insomma, oltre il danno anche la beffa. Le 52 scadenze previste per il 30 novembre come indicate nel sito dell’Agenzia già rappresenterebbero un valido motivo di disappunto, di frustrazione, di delusione. Per tali ragioni siamo costretti, nostro malgrado, a chiedere una proroga, perché non ci è permesso di adempiere causa malfunzionamento dello strumento (e tutto ciò da giorni). Una proroga quindi che permetta il corretto completamento di tutti gli adempimenti”.