Bando asili nido. “Una straordinaria opportunità di creare lavoro e fornire un servizio essenziale quale la cura dei bambini e della loro crescita”. Commentano così, gli onorevoli Ignazio Abbate e Carmelo Pace, il bando promulgato dall’Assessorato Regionale alla Famiglia, alle Politiche Sociali e al Lavoro retto dall’Assessore Nuccia Albano circa l’erogazione di fondi dedicati alla riqualificazione di edifici pubblici da destinare ai Servizi Socio Educativi per la prima infanzia. Destinatari di tali fondi sono gli Enti facenti parte del cosiddetto “Terzo Settore” ovvero quelle organizzazioni No Profit che operano nel settore dei servizi sociali.
“Questo bando è stato pensato con grande lungimiranza e prevede l’erogazione di un contributo che va da 80 mila a 200 mila euro da spendere per ristrutturare e rifunzionalizzare edifici pubblici, penso per esempio alle tante scuole dismesse che ci sono in tutti i Comuni, da destinare ad asili nido e centri per la prima infanzia. Esso è il primo segno concreto di quanto detto in campagna elettorale: la famiglia per noi viene sempre al primo posto. Con un solo provvedimento otterremo un triplice scopo, recuperare edifici ormai abbandonati ed inutilizzati, realizzare nuovi spazi da dedicare ai bambini e alle famiglie e creare nuove opportunità lavorative”. Per poter partecipare al bando (90 giorni di tempo dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia) occorrerà rispettare determinati requisiti.
Bando asili nido: nel dettaglio:
- Essere Enti del Terzo Settore(già iscritti, trasmigrati o che abbiano presentato istanza di iscrizione alla data di presentazione dell’istanza al RUNTS)
- Essere l’ente che gestirà il servizio e che dovrà iscriversi all’albo regionale con la struttura oggetto di riqualificazione ai sensi della l.r. 22/86 pena la revoca del beneficio e il recupero delle somme erogate.
- Non costituirsi in forma giuridica partecipativa aggregata (A.T.I., A.T.S., R.T.I.)
- Essere una PMI (occupano meno d 250 persone, fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro e/o il totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di EUR).
- Avere sede nel territorio regionale
- Potere esercitare un’attività rientrante nei codici ATECO 88.91