«Dopo la decisione odierna della Corte dei Conti, la Regione ha l’occasione giusta per mettersi definitivamente alle spalle i disastri lasciati dal Governo Crocetta-Pd. Vorremmo ricordare agli on. Micciché e D’Agostino – che di quella triste pagina politica furono l’uno l’artefice, con la Sua candidatura divisiva, e l’altro un protagonista – che il Governo Musumeci si trovò a ereditare un buco da ben 1,2 miliardi di euro. Per scongiurare il tracollo, si lavorò negli anni 2018 e 2019 per trovare un accordo con lo Stato che ci consentisse di rateizzare il debito targato Pd in dieci anni.
Oggi viene sollevata una questione di legittimità costituzionale che dovrà dipanare la Consulta, mentre sarà il Governo Schifani in collaborazione col governo Meloni a voltare definitivamente pagina e completare il risanamento della Regione”. Interviene così Giorgio Assenza, capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars, replicando alle dichiarazioni dei deputati regionali Micciché e D’Agostino sull’udienza di parifica della Corte dei conti.
Sicilia: Regione invoca soccorso governo su caso Corte Conti
Una norma “salva Sicilia” nella legge di conversione del Dl Aiuti oppure nella legge di stabilità: sono le due strade su cui punta il governo Schifani per risolvere il contenzioso aperto dalla Corte dei Conti che stamani ha sospeso il giudizio di parifica del rendiconto 2020 della Regione sollevando davanti alla Consulta la quesitone di illegittimità della procedura con cui la Sicilia aveva spalmato il disavanzo di 2,2 miliardi in dieci anni, mentre per i giudici contabili andava fatto in tre anni.