Si è conclusa la seconda edizione del premio Biagio Pace, domenica 4 dicembre. “Un focus che parte dagli studi archeologici e apre le porte sulla città di Comiso come catalizzatore di cultura”. Dichiarazioni del sindaco, Maria Rita Schembari. “Quando si parla si archeologia e di studi archeologici – commenta il sindaco di Comiso – non si può prescindere dall’enorme contributo apportato da Biagio Pace che ha focalizzato tutta la sua opera sugli studi archeologici del Mediterraneo con particolare riguardo alla civiltà greca culla di cultura che ha avuto forti influenze sulla Sicilia.
Infatti – ancora Maria Rita Schembari – il premiato di questa seconda edizione, per la sezione storici, saggisti e studiosi è stato il prof. Lorenzo Braccesi, famoso studioso di storia antica di livello nazionale, già docente nelle università di Torino, Venezia e Padova, e fondatore, nel 1990, della rivista Hespería, Studi sulla grecità di Occidente. Nella seconda sezione del premio invece, il riconoscimento è andato a Marina Casalaina per la sua tesi di laurea dal titolo: Rileggere i contesti. Le anfore dello scavo di Villa Maria del 1964. L’evento è stato arricchito anche dagli interventi di Biagio Pace, nipote del famoso archeologo comisano, che ha ringraziato a nome di tutta la famiglia per il tributo che la città natale ha voluto offrire, mantenendo vivo il nome di uno studioso, politico e archeologo come Pace.
Parlando proprio di Biagio Pace – continua il primo cittadino di Comiso – è di notevole importanza ricordare la sua lungimiranza sull’aeroporto di Comiso per il quale proprio Pace sosteneva che esso sarebbe dovuto diventare nodo di scambi e di mobilità di persone. Interventi di rilievo sono stati quelli del prof. Giovanni Di Stefano, docente universitario in Calabria e a Roma, il prof. Massimo Cultraro dell’Università di Palermo e, come eccellente moderatrice, la dott.ssa Fulvia Toscano, docente di materie letterarie e di latino, presidente dell’associazione NaxosLegge che si occupa di costituire ulteriori opportunità di arricchimento dell’offerta turistica con kermesse di spessore, che mirino a richiamare sul territorio una tipologia di turisti e visitatori diversi da quelli che abitualmente scelgono le località marittime nei mesi di alta stagione. Proprio durante i lavori del premio Biagio Pace – spiega il sindaco – ho approfittato per lanciare una nuova sfida finalizzata a migliorare ed arricchire l’enorme patrimonio che il comune di Comiso custodisce.
Infatti, in un futuro prossimo non molto lontano, ci occuperemo di realizzare un antiquarium con i pezzi più importanti di ritrovamenti archeologici da situare all’interno dell’ex biblioteca comunale , nata da Biagio Pace assieme al Canonico Flaccavento, che purtroppo, nel 2014, è stata quasi del tutto distrutta da un incendio. Infine – conclude Maria Rita Schembari – vorrei ringraziare tutti gli attori che hanno reso possibile questa seconda edizione del premio Biagio Pace. Innanzitutto la Regione Siciliana rappresentata dall’Onorevole Giorgio Assenza e dall’Onorevole Stefania Campo, la Pro Loco di Comiso e la sua Presidente, la prof.ssa Maria Stella Micieli, il Club per l’ UNESCO di Comiso la cui presidente è la prof.ssa Tina Vittoria D’Amato, l’associazione NaxosLegge e tutti i presenti all’evento”.