Si è tenuto presso la Chiesa Collegiata di S. Maria di Betlem a Modica la consegna del progetto di restauro dell’opera “Il Martirio di Santa Caterina d’Alessandria”. Il dipinto, datato 1653, opera di Michelangelo Sciavarella(Xiavarella), risulta uno dei più raffinati esempi di arte seicentesca sopravvissuta al tragico terremoto del 1693. Nell’opera sono ravvisabili influssi di Guido Reni, del Caracci e di scuola Caravaggesca indizi di una formazione matura che Sciavarella dovette apprendere viaggiando per l’Italia.
La commissione probabilmente risulta in capo all’Arciconfraternita di Santa Maria di Betlem dell’Orazione e Morte, sodalizio che ha curato lungo i secoli la costruzione della chiesa, il culto e la sua amministrazione. L’Arciconfraternita era una delle poche che poteva vantare anticamente un ramo femminile cui Santa Caterina d’Alessandria divenne presto il punto di riferimento per la devozione e il culto. Sono tutt’ora in corso studi dall’archivio capitolare per ricostruirne ancora di più la storia di quello che attualmente risulta uno degli esempi più raffinati di arte seicentesca arrivata fino a noi. L’intervento di restauro è finanziato dall’Assessorato dei Beni Culturali e dell’identità Siciliana, diretto dalla Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Ragusa e dall’Ufficio Beni culturali ecclesiastici Diocesi di Noto, realizzato dalla restauratrice Dott.ssa Gaetana Ascenzo.
L’Associazione La via delle Collegiate si è fatta promotrice dell’intervento interfacciandosi con le diverse istituzioni e curandone la comunicazione che seguirà di volta in volta sugli sviluppi dell’intervento.