Nell’anno del Centenario di Giovanni Verga, il suo universo narrativo si incontra con il mondo della chiesa nella rappresentazione del Presepe Verghiano, che per questa V° Edizione, si distacca dalla classica tradizione della Natività per diventare pura esperienza verista. Partendo dal concetto del vero, il proposito ricostruisce il 30 dicembre dalle ore 17 alle 22, all’interno dell’Antico Monastero Eremo Sant’Anna ad Aci Catena, il vivere del popolo ecclesiastico, contraddistinto da Sacerdoti, Cardinali, Suore, e in un percorso itinerante che vede protagonisti i vari personaggi delle novelle rusticane. In via eccezionale, l’Abbazia aprirà i propri spazi al pubblico che potrà quindi ammirare l’antico splendore, reso ancora più suggestivo dall’illuminazione artistica che irradierà i vari spazi interni, tra i campi di limoni, il cimitero eremita e l’incantevole fioriera.
Un percorso che partirà dal Sagrato con l’incontro con il Cantastorie Luciano Busacca accompagnato dalla consueta zampogna, seguiranno i frammenti teatrali tratti da Capinera (Filippo Santagati – Mariachiara Signorello) – che richiama la trasposizione di Franco Zeffirelli, che usò la medesima location per il suo dramma -, e poi La Lupa (Adriano Gurrieri e Giuseppina Vivera) Jeli il Pastore (Giovanni Migliorisi) e L’Amante di Gramigna (Jacopo Cavallaro, Greta D’Antonio). Il tutto sarà condotto proprio da Giovanni Verga che farà da guida al gruppo, e accompagnato dalle sonorità folkloristiche di Carmelo Salemi.
Un evento unico al mondo, prodotto dalla Dreamworld Pictures e diretto dal regista Lorenzo Muscoso, promosso da “Verga 100” , Manifestazione Nazionale celebrativa della memoria dello Scrittore, supportata dal Parlamento Europeo, Assemblea Regionale Siciliana, Pontificio Consiglio Vaticano, Diocesi di Acireale e Rai Cultura, nel continuo del progetto decennale di promuovere le bellezze territoriali, inclusivi anche degli ambienti religiosi, attraverso l’espressione artistica, e che nel corso del tempo, ha portato il Teatro Verghiano, dal Borgo Cunziria di Vizzini, il Castello di Donnafugata di Ragusa, Il Chiostro di S.Maria di Gesù a Modica, il Barocco di Ortigia a Siracusa e la Cattedrale Spasimo in Sicilia, ai Sassi di Matera, e tra i resti degli antichi insediamenti della collina di Botromagno a Gravina in Puglia, divenendo, così, tra le le realtà creative più significative di questi anni.