Le problematiche del centro storico superiore di Ragusa, anche in questi primissimi giorni del nuovo anno, continuano ad essere oggetto di attenzione da parte di tutte le forze di opposizione, sia consiliari che civiche, che addebitano all’amministrazione Cassì una presenta scarsa attenzione per il centro città. Anche Saverio Buscemi, rappresentante della lista De Luca, con la quale aveva corso alle scorse elezioni regionali, ottenendo un risultato non da poco, e ora nella veste ufficiale di incaricato dei rapporti con le altre forse politiche in vista delle prossime amministrative di primavera, scende in campo attenzionando “le problematiche del centro storico di Ragusa” che definisce “difficili da estirpare” e per le quali “invita il sindaco a dare il via a una attenta fase di ascolto coinvolgendo tutte le parti in causa”.
Afferma dunque Buscemi “abbiamo appurato, con grande attenzione, leggendo le dichiarazioni dalla viva voce dei residenti, la consistenza delle problematiche del centro storico superiore. Anno nuovo ma questioni ancora vecchie. Occorre uno sforzo straordinario. Il sindaco ha, secondo noi, il dovere di dare il via a una fase di ascolto il più possibile costruttiva così da trasformare le sollecitazioni provenienti dal basso in proposte. Non si può continuare a fare finta di niente. La questione c’è, esiste. Ed è indispensabile fornire delle soluzioni”. Insomma dalle parole del rappresentante del movimento di Cateno De Luca, traspare “un personale rammarico per quanto sta accadendo in questa zona di Ragusa che dovrebbe essere uno dei motori di rilancio della città e che, invece, continua a tramutarsi in ricettacolo di mille problematiche di vario tipo sul fronte ordine pubblico. Tutto questo non è concepibile, secondo noi.
Anche perché parliamo di un’area che non è vastissima e che, quindi, dovrebbe potere essere monitorata con la massima attenzione. E’ vero che le telecamere di sorveglianza hanno una durata limitata, nel senso che riprendono soltanto le 24 ore antecedenti un fatto e che, quindi, se c’è bisogno di visionare qualcosa che riguarda, ad esempio, 48 ore prima dell’accaduto, tutto questo non è possibile? Speriamo che non sia così perché, allora, parleremmo di un sistema di videosorveglianza che non ha senso alcuno. E poi: non si può fare niente per convincere chi, quotidianamente, si trova a rendere più complessa la vita del sagrato della Cattedrale di San Giovanni Battista, con atteggiamenti poco consoni, a cambiare direzione? Ma, davvero, vogliamo fare credere alla nostra città che, tessendo la giusta rete di collaborazioni, non troviamo gli spunti per bloccare questa deriva? Sinceramente, ci sembra tutto così assurdo.
Non stiamo parlando di chissà quale criminalità organizzata. Basterebbe davvero poco per venirne a capo. Ma, evidentemente, non si riesce a individuare lo spunto adeguato al fine di cercare di contenere in via definitiva questo fenomeno che angustia da un lato gli operatori commerciali del centro storico e dall’altro i residenti. Per non parlare dei semplici cittadini che vorrebbero fare una passeggiata serale da quelle parti ma che, invece, sono intimoriti da presenze niente affatto invitanti. Speriamo davvero che il sindaco possa cambiare il modo di approccio a questa problematica e che si decida a intervenire in maniera concreta prima che sia troppo tardi. Anche noi siamo disponibili a fare la nostra parte se questa Amministrazione, nel rispetto dei ruoli ognuno, beninteso, ci inviterà. Ma è chiaro che il primo passo deve arrivare da palazzo dell’Aquila”. (da.di.)