Riflettori ancora accesi, anche in questo primissimo scorcio del 2023, sulla questione dell’ordine pubblico nel centro storico superiore di Ragusa. Dopo l’allarmata segnalazione di Confimprese relativo allo scoppio di tre petardi proprio sul sagrato della Cattedrale nella notte di sabato scorso, è ora la volta di Ragusa in movimento di intervenire sulla situazione complessiva del centro città. Lo fa con una nota del suo presidente Mario Chiavola. “Se non riusciamo a risolvere la situazione di degrado esistente nel nostro centro storico superiore, diventa difficile poter pensare di guardare al di là del nostro naso. Stiamo parlando, a ragion veduta, di una situazione complessa ma non certo impossibile da risolvere.
Quindi, olio di gomito e creazione delle reti necessarie per invertire una tendenza che risulterà problematica ma non tale da non potere essere affrontata di petto”. Con questo preambolo Mario Chiavola si inserisce nel dibattito che sta caratterizzando in questi giorni la questione riguardante proprio questa zona cittadina, tra l’altro dopo il caso dei tre grossi petardi esplosi sul sagrato della Cattedrale che, per fortuna, non hanno provocato danni. Il presidente di Ragusa in movimento afferma “non possiamo non raccogliere le ripetute grida d’allarme provenienti dagli operatori economici e dai residenti. Una esagerazione? Non credo proprio. E’ indispensabile, piuttosto, sapere gestire questi momenti con il dovuto piglio. Quindi, l’Amministrazione comunale si attivi facendo rete con chi vive il territorio e si sforzi di individuare la migliore soluzione possibile, coinvolgendo pure le forze dell’ordine che stanno svolgendo, pur con tutte le difficoltà del caso dovute agli organici ridotti, il loro ruolo.
Però, con tutta evidenza, ciò non basta se, ancora oggi, siamo costretti a confrontarci con situazioni poco piacevoli. Il centro storico di Ragusa è abbastanza delimitato. Non parliamo di una metropoli. Quindi, risulterà abbastanza agevole adottare le opportune contromisure. Ma, ripetiamo, è fondamentale il confronto con tutte le parti in causa. Solo così ne potremo davvero uscire fuori”. (da.di.)