28 di maggio, 4 o 11 giugno che sarà, Modica andrà a votare -primo turno- il suo sindaco e il suo consiglio comunale. Quelli dell’era post Ignazio Abbate, che nel frattempo, ha traslocato dalle parti di Palermo. Ma che, è ben vigile e presente nella sua città. Al punto che acuti osservatori della politica all’ombra del Castello, dicono che sarà lui a determinate il successore -o la successora…- dall’alto di quei 10.000 voti, o giù di lì, raccolti 120 giorni fa. Il fatto è che Abbate non spoilera, non parla, non fa cenno a chi sarà il ‘delfino’ -o la delfina…- destinata a succedergli sulla nobile poltrona di Palazzo San Domenico. Due (forse tre…) i nomi: Giorgio Linguanti – il suo assessore all’Urbanistica e Lavori pubblici- e, soprattutto, Maria Monisteri, delegata provinciale CONI, presidente della Scherma Modica e assessore allo Sport, Turismo, Cultura e Spettacolo di Abbate. Una che ha saputo cucirsi grande visibilità per l’eccellente lavoro fatto. Fra i due, dicono i beninformati, Abbate propenderebbe più per il primo ma la seconda è, quantomeno, in pari preferenza.
Linguanti, da qualche settimana, posta sui social foto e pensieri di uno che ama Modica e lo vuole far sapere urbi et orbi. Ed è presente molto più di quanto non lo fosse prima. Monisteri, rifugge social e visibilità ‘indotta’ ma è in perenne movimento, come se fosse ancora nel suo ruolo di governo cittadino che ha eccellentemente svolto sino a 8 mesi fa. Una macchina, insomma, che non si è mai fermata e che anzi, sembra avere allargato i suoi consensi. Linguanti, con la candidatura delle candidature, vedrebbe riconosciuta fedeltà, correttezza e impegno -oltre che lavoro- a fianco di Abbate. Monisteri, sarebbe la prima donna con credenziali importantissime, a poter ambire a fare il sindaco della Contea. Vedremo… Il terzo possibile candidato a sindaco, dalle parti del civico 250 -più o meno- di corso Umberto, sede della segretaria di Abbate, è un nome a sorpresa ma non troppo: Anna Maria Aiello, assessora al Bilancio con Abbate e che, dopo l’approvazione del Piano di Riequilibrio, ha visto riconosciute molte delle sue ragioni nella gestione delle finanze di palazzo.
E altri? Che fanno? Ci sarà qualche candidato pronto a contrapporsi all’uno dall’olio sacro di Abbate? Pronto a far saltare il banco? Pronto a fare da outsider con intenti bellicosi? Pronto, insomma, al ‘miracolo’ di sovvertire il pronostico scritto? Una sorta di ‘underdog’ per usare un termine caro allo sport? Due non stanno alla finestra e si muovono da tempo. Un paio, invece, sembra siano disinteressati e, alle viste, spunta una candidatura ‘importante’. Partiamo da qui: Vito D’Antona. Ex consigliere comunale e provinciale, uomo della sinistra più autentica ma anche democratica, figura di spicco a Modica, pungolo costante anche da fuori il palazzo, D’Antona -ormai in quiescenza lavorativa- sarebbe pronto a scommettersi. E, dice qualcuno a lui vicino- voglioso di provarci, riuscendo, magari, a far convergere su di lui un mondo dell’associazionismo che non ha referenti autorevoli, Pd e partiti d’area senza ‘punte’ da schierare e, forse, pure i 5 stelle. Invero, è dal fuoco amico che D’Antona deve guardarsi.
Fuoco amico, che, invece, non fa paura a Giorgio Aprile, ex assessore negli anni delle giunte di Piero Torchi, consigliere di maggioranza ed opposizione, per 5 anni staccato dalle cose del palazzo ma adesso pronto a provarci, come dimostrano alcune sue ‘uscite’ pubbliche di questi giorni, peraltro molto azzeccate e piuttosto sagaci -non gli difettano i suggeritori mediatici, evidentemente…- Aprile attende a ore una nomina importante e poi si dice pronto a ‘scatenare l’inferno’, novello Russell Crowe! Scherzi a parte, con lui c’è già uno stuolo di figure autorevoli della città su molti ambiti e un paio di liste sarebbero già redatte, al di là di un suo prossimo impegno in un partito politico ‘certificato’ e con ruolo apicale a livello locale, confermando la sua idea moderata. Altro nome che ci sarà, è quello di Giovanni Scucces, anche lui con trascorsi di governo cittadino e di scranni d’aula, anche lui d’area moderata e che sarebbe la ‘punta avanzata’ di uno schieramento che si è staccato da Abbate e che ha già fra le sue fila l’attuale presidente del consiglio comunale, Carmela Minioto -sembra destino che i presidenti di consiglio nelle legislature di Abbate, debbano ‘rompere’ con lui…-, e un consigliere attualmente in carica fra i 24 dell’aula ‘Paolo Garofalo’.
Insomma, Scucces appare intenzionato a provarci ed a farlo con una certa convinzione, visto che non gli difetta sostegno della società imprenditoriale e civile modicana. Chi si sta tirando fuori, invece, sono Ivana Castello e Francesco Stornello. La prima pare abbia poca voglia di spendersi in un lotta impari, dopo la fragorosa vittoria di Abbate il 25 settembre nella corsa verso Palermo ed il secondo, non vedrebbe spiragli di vittoria sostenuto da un Pd, il suo partito, confuso e infelice e in un centrosinistra modicano alla ricerca di un’identità mai avuta. A chiosa, infine, uno spiffero: sabato scorso, c’è stata una riunione un po’ carbonara, di forze politiche, sociali, sindacali e qualcosa di più, della città. Cercano un nome da proporre e potrebbero trovarlo presto. Che sia l’underdog di cui sopra? (di Adrien25)