Modica – Prosegue con grande partecipazione ed interesse, ma anche con una nuova visita guidata in programma questo sabato 21 gennaio, la mostra “Iudice 1992-2022” che, ospitata all’ex convento del Carmine di Modica, è un’occasione straordinaria per ammirare oltre 60 lavori dell’artista Giovanni Iudice, opere intense che raccontano trent’anni di carriera artistica, di storia e di Sicilia. La mostra antologica, inaugurata lo scorso 7 dicembre, è curata da Paolo Nifosì e Tonino Cannata, ed è promossa dalla Fondazione Teatro Garibaldi, da “Domenico Sanfilippo Editore” in collaborazione con “DSE Pubblicità”. Tanti i visitatori che affascinati hanno attraversato le differenti aree del suggestivo spazio espositivo.
Molte le emozioni suscitate, le riflessioni ispirate. Soprattutto durante le visite guidate che hanno avuto proprio la speciale conduzione dell’artista Iudice e che, vista la grande partecipazione ed il grande apprezzamento, continueranno ad essere riproposte. La prossima visita, che vedrà la presenza dell’artista e del critico Paolo Nifosì, infatti è prevista per questo sabato 21 gennaio alle ore 19.00. Ma l’esposizione sta attirando l’attenzione anche di molti giovani che scelgono Modica per poter accedere al percorso artistico proposto. Questo venerdì 20 gennaio e poi il 23 la mostra sarà visitata dagli studenti dell’istituto Archimede di Modica, mentre sabato l’artista accoglierà 100 ragazzi frequentanti il liceo classico e l’istituto scienze umane IIS Eschilo di Gela. “Iudice 1992-2022” è un’inedita narrazione di uno spaccato della Sicilia e della società, di uomini e donne, di paesaggi e luoghi, primo tra tutti il Mediterraneo, il mare ed il suo grande potere evocativo.
Un allestimento che mette in risalto realtà e situazioni, e che si mostra all’osservatore in tutta la sua potenza espressiva. Momenti di vita quotidiana, di mare e sole, di turisti e svaghi, ma anche di dolore e speranza, di naufraghi e migranti, di salvezza e abbandono. Le opere, provenienti da prestigiose collezioni, sono rappresentative di un preciso periodo storico, sono una lucida testimonianza ed una denuncia di una realtà che si è mostrata agli occhi dell’artista, e che ha trovato grazie alle sue opere, un forte canale di comunicazione. Opere potenti, come la famosa tela dal titolo “Umanità”, che nella sua maestosità si offre al visitatore in tutta la sua sincerità. Iudice fu il primo tra l’altro ad affrontare attraverso la pittura il tema complicato e di forte impatto dei migranti.
Esperienze dirette e grande sensibilità umana che si traducono in opere estremamente realiste, scene di vita quotidiana, persone comuni che attraversano la loro normalità. Giovanni Iudice, chiamato l’artista sociale, attratto dal dramma umano, che osserva il mondo e lo racconta con impegno civile, diventa un cronista che osserva la società e dipinge la verità. Visitare la mostra di Iudice è fonte di grandi emozioni, è un viaggio tra luci ed ombre, tra spensieratezza e drammaticità, è conoscenza e consapevolezza. La mostra antologica è visitabile fino a domenica 5 febbraio.