Rien va plus. Sulla roulette della corsa a sindaco, i giochi sono fatti. Manca solo l’ufficializzazione ma Ignazio Abbate, ha sciolto le riserve: candidata sindaco per lui ed il suo gruppo, sarà Maria Monisteri, che è stata delegata alo sport e alla cultura nei 4 anni dell’ultimo mandato dell’attuale presidente della prima commissione all’ARS e che adesso va verso la poltrona più importante di Palazzo San Domenico. Nessuno ostacolo interno, secondo le ultime voci. Giorgio Linguanti, che era in predicato di ricevere l’unzione da Ignazio Abbate, farà forse l’assessore designato o forse altro. Niente di più.
E questo perché, oggettivamente, non vale la pena correre rischi e, piuttosto, si deve puntare su un cavallo vincente e favorito. Chi ad ostacolo? I nomi che circolano sono i soliti ma con una novità ‘partitica’. Giorgio Aprile, è, ufficialmente, uomo di Azione, nel senso del partito di Calenda. Ha ricevuto 5 giorni fa, l’investitura a Siracusa e sarà lui a coordinare il partito nel versante modicano dell’area iblea. E, dunque, sarà lui a decidere se candidarsi o meno a sindaco. Giovanni Scucces, ci pensa. Chi lo conosce e gli è vicino, dice che ricevuta la notizia che Maria Monisteri è la prescelta di Abbate, avrebbe avviata una seria e sana riflessione sull’opportunità di scommettersi di nuovo, dopo la sfortunata esperienza del 2008 quando, come candidato del centrodestra, fu sconfitto al ballottaggio da Antonello Buscema.
Stavolta, ci riproverebbe da ‘civico’ ma ha mostrata, negli ultimi giorni, qualche riserva. Nel centrosinistra, tante idee ma poco costrutto. Prima di tutto, c’è da capire se sarà alleanza tra PD, 5 stelle e partiti e movimenti di sinistra. Oppure se ognuno se ne va per i fatti suoi. Nel caso in cui ci fosse unità di intenti, c’è da fare sintesi su un nome. E, oggettivamente, la cosa appare difficile, almeno che, in uno slancio di consapevolezza generalizzata e diffusa -oltre che poco attinente con la storia di questo lembo della politica modicana…- non si capisca che l’unica carta da giocarsi per, appunto, ‘giocarsela’ si chiama Vito D’Antona. ‘Stamu o virri’, come si dice in quella che fu la capitale della Contea.
E il centrodestra? Preso atto che Abbate va da se e vuole civismo e basta, a Roma Nino Minardo e Salvo Sallemi -uno deputato e l’altro senatore- hanno parlato e a Modica, da qualche giorno, ha ripreso vigore l’idea che Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, decidano di fare le liste, candidare propri nomi al consiglio, un proprio sindaco e dimostrare che i partiti non sono ‘morti’ se si corre per le Amministrative. Ed il nome spendibile già c’è: Mommo Carpentieri. Che non si manifesta ma che non disdegnerebbe. Anzi… (di Adrien25)