Ad Ispica fioccano bollette idriche del 2020 il cui ruolo non doveva essere ancora trasmesso visto che c’erano aggiornamenti ancora da fare mentre sono arrivati anche i solleciti di pagamento per il 2017 relativamente ai quali sembra che si sia verificato un disguido per quanto riguarda gli abbinamenti dei versamenti effettuati. Su queste vicende arriva la richiesta di chiarimenti da parte del consigliere comunale Paolo Monaca, della lista CambiamoDavveroIspica ed esponente del movimento di Cateno de Luca, mentre lo stesso Monaca, insieme ad altri consiglieri, si sta attivando per chiedere una convocazione del consiglio comunale dedicata alla questione.
Ecco quanto ha rilevato Monaca “il Comune ha inviato il ruolo dell’annualità 2020 e i solleciti di pagamento del 2017. Sembra che, anche alla luce delle segnalazioni raccolte, il ruolo 2020 non doveva essere ancora trasmesso visto che c’erano una serie di aggiornamenti ancora da effettuare. Da qui tutta una serie di errori già evidenziati dai cittadini. Ancora più delicata la vicenda dei solleciti del 2017. Sembra, infatti, che si sia verificato un disguido per quanto riguarda gli abbinamenti dei versamenti effettuati. Il Comune ha invitato i cittadini a trasmettere via mail la ricevuta di pagamento e anche la copia della bolletta. Occorre capire chi ha sbagliato. Negligenza da parte della ditta esterna che si occupa di gestire il servizio? Oppure degli uffici comunali? O è stato un errore dell’indirizzo politico? C’è un’altra questione non da poco.
Tutte queste bollette sono state trasmesse tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, in fattura indicata al costo di 6 euro ciascuna. I cittadini che hanno pagato e hanno ricevuto questa bolletta non pagheranno ovviamente il costo della spedizione delle 6 euro in bolletta ma se ne dovrà fare carico il Comune. Anche in questo caso serve chiarezza. Perché i cittadini interessati saranno qualche migliaio. E quindi i 6 euro che dovrà sobbarcarsi il Comune rappresentano un danno economico non da poco”. E a questo punto le domande di Paolo Monaca affrontano un’altra questione parecchio spinosa “ un ulteriore aspetto su cui ci dovremmo concentrare e che fa riferimento al fatto che oggi il Comune paga un canone annuo alla ditta esterna per la gestione del software che si dovrebbe occupare di bollettazione mentre poi accadono queste cose. Anche perché non si capisce come mai, a fronte del software in questione, il cittadino va a pagare regolarmente la propria bolletta e però il dato non viene acquisito in tempo reale.
E non succede neppure dopo una settimana o un mese. Anzi, ho scoperto che il lavoro risulta essere tutto manuale. Quindi, non esiste alcun automatismo, per quanto mi risulta. Si continua a procedere come si faceva vent’anni fa. Assurdo. Parliamo di scelte assolutamente illogiche e antieconomiche. A maggior ragione se si considera che il Comune di Ispica è al secondo dissesto finanziario con l’ultimo bilancio approvato che è quello del 2019. Una situazione, insomma, paradossale”. Per tutti questi motivi Monaca sottolinea che, a giorni, assieme ad altri colleghi, protocollerà la richiesta di convocazione di una seduta del civico consesso per fare chiarezza rispetto a questi quesiti che rimangono senza risposta. (da.di.)