La tiroide è una ghiandola a forma di farfalla che si trova sulla parte anteriore del collo che controlla funzioni importanti per il benessere dell’organismo. La tiroide produce ormoni che regolano il respiro, il battito cardiaco, la digestione, la temperatura corporea.
Se la tiroide non funziona bene si possono avere diversi problemi. Ma come si fa a capire se la tiroide non funziona bene? Quali sono i sintomi più evidenti che devono far capire che bisogna effettuare degli esami diagnostici? I disturbi tiroidei possono causare un’ampia varietà di sintomi, apparentemente svincolati l’uno dall’altro, come cambiamenti drastici e rapidi di peso, mancanza di energia, difficoltà di digestione, alterazioni dell’umore. Un malfunzionamento della tiroide può dar vita all’ipertiroidismo e all’ipotiroidismo, vediamo cosa sono e i sintomi.
Ipertiroidismo: se la tiroide è troppo attiva, produce quantità di ormoni in eccesso rispetto al fabbisogno dell’organismo. Questa condizione si chiama ipertiroidismo. È più comune nelle donne, in soggetti con altri problemi tiroidei e dopo i 60 anni. Il morbo di Basedow-Graves, un disturbo autoimmune, ne è la causa più frequente. Tra le altre cause, si annoverano i noduli tiroidei, le tiroiditi, l’eccessivo consumo di iodio e l’assunzione di quantità eccessive di ormoni tiroidei.
I sintomi variano da soggetto a soggetto. Possono includere: nervosismo o irritabilità, sbalzi di umore, stanchezza o debolezza muscolare, intolleranza al caldo, disturbi del sonno, tremori delle mani, polso accelerato e irregolare, stitichezza o diarrea, perdita di peso, gozzo, ossia ingrossamento della tiroide causante un gonfiore del collo. Il trattamento del morbo di Basedow-Graves può variare a seconda della gravità dei sintomi e della salute generale del paziente. Alcune opzioni di trattamento possono includere:
Terapia con farmaci: per controllare i livelli ormonali e ridurre i sintomi morbo Basedow – Graves
La terapia con farmaci per il morbo di Basedow-Graves è solitamente finalizzata a ridurre i livelli ormonali eccessivi e a controllare i sintomi. I farmaci comunemente usati sono:
- Antagonisti del recettore TSH: come il metimazolo o la propiltiouracile, che impediscono alla tiroide di produrre troppi ormoni.
- Inibitori della tireoglobulina: come la abilutamide, che impediscono la produzione di tireoglobulina, una proteina che è necessaria per la produzione di ormoni tiroidei.
- Beta-bloccanti: per controllare la frequenza cardiaca elevata e l’ansia associati all’ipertiroidismo.
E’ importante che i farmaci vengano prescritti e dosati da un medico specialista, poiché l’uso improprio o l’automedicazione possono avere effetti negativi sul corpo.
Terapia con iodio radioattivo: per distruggere parte o la totalità della ghiandola tiroidea e normalizzare i livelli ormonali nel morbo di Basedow – Graves
La terapia con iodio radioattivo è un trattamento comunemente utilizzato per il morbo di Basedow-Graves che mira a ridurre la produzione di ormoni tiroidei e normalizzare i livelli ormonali. Il trattamento consiste nell’assunzione di una piccola quantità di iodio radioattivo, che viene assorbito dalla tiroide e distrugge le cellule tiroidee iperattive. Questo trattamento può essere utilizzato per distruggere parzialmente o completamente la ghiandola tiroidea, a seconda delle necessità del paziente. Dopo il trattamento, i livelli ormonali devono essere monitorati regolarmente per verificare che siano stabili e che non vi siano effetti collaterali negativi. E’ importante che il trattamento venga effettuato solo da un medico specialista con esperienza nell’utilizzo dell’iodio radioattivo per il trattamento delle malattie della tiroide.
Chirurgia tiroidea: per rimuovere completamente la ghiandola tiroidea.
La chirurgia tiroidea consiste nella rimozione completa della ghiandola tiroidea e viene utilizzata come trattamento per il morbo di Basedow-Graves in casi particolarmente gravi o in pazienti che non rispondono ad altre forme di terapia.
Dopo la chirurgia, i livelli ormonali devono essere monitorati regolarmente e il paziente dovrà assumere ormoni tiroidei sintetici per il resto della vita per compensare la mancanza di ormoni prodotti naturalmente dalla tiroide.
E’ importante che la chirurgia venga effettuata da un medico specialista con esperienza nella chirurgia della tiroide e che il paziente sia attentamente monitorato per verificare che non vi siano effetti collaterali negativi.
Terapia immunomodulante: per aiutare a prevenire futuri episodi di ipertiroidismo.
La terapia immunomodulante consiste nell’utilizzo di farmaci che modificano il sistema immunitario e sono utilizzati come trattamento complementare per il morbo di Basedow-Graves. Questi farmaci possono aiutare a prevenire futuri episodi di ipertiroidismo o recidive.
Alcuni dei farmaci più comunemente utilizzati sono:
- Glucocorticoidi: come il prednisone, che hanno un effetto immunosoppressivo.
- Immunoglobuline intravenose (IVIG): che sono preparati a base di anticorpi umani e possono aiutare a prevenire la produzione di anticorpi contro la tiroide.
- Farmaci che inibiscono la produzione di anticorpi: come il rituximab, che mira a ridurre la produzione di anticorpi contro la tiroide.
E’ importante che questi farmaci vengano prescritti e dosati da un medico specialista, poiché l’uso improprio o l’automedicazione possono avere effetti negativi sul corpo.
Ipotiroidismo: se la tiroide non produce abbastanza, gli ormoni tiroidei sono insufficienti a coprire il fabbisogno dell’organismo. Questa condizione è detta ipotiroidismo. È più comune nelle donne, in soggetti con altri problemi tiroidei e dopo i 60 anni. Il morbo di Hashimoto, un disturbo autoimmunitario, ne è la causa più frequente. Tra le altre cause, ci possono essere noduli tiroidei, tiroiditi, ipotiroidismo congenito, rimozione chirurgica di parte o di tutta la tiroide, radioterapia della tiroide e alcuni farmaci. I sintomi variano da soggetto a soggetto. Possono includere: stanchezza, aumento di peso, faccia gonfia, intolleranza al freddo, dolore articolare e muscolare, stipsi, pelle secca, capelli secchi e fini, sudorazione ridotta, perdite mestruali abbondanti o irregolari e problemi di fertilità, depressione, riduzione della frequenza cardiaca.