La decisione delle istituzioni siracusane -questura e prefettura- di vietare la trasferta dei tifosi del Modica a Siracusa, è stata iniqua. All’andata, in situazioni logistiche ben più gravi e pericolose, non fu impedito ai supporter del Siracusa di seguire la loro squadra seccamente sconfitta a Modica. Due tifoserie nella stessa tribuna ma grazie all’ottimo lavoro della società del Modica, delle forze dell’ordine e delle istituzioni locali, nulla è successo e tutto è scorso via serenamente.
Evidentemente, la società del Modica e le istituzioni iblee, forse dell’ordine in primis, hanno saputo fare quel che non sarà, domenica, a Siracusa, dove non ci saranno tifosi del Modica, per il divieto alla trasferta imposto che, come ha scritto in una nota la società del Modica, mortifica una tifoseria fra le più civili di Sicilia, una squadra ed una dirigenza che si è sempre distinta per educazione riconosciuta dagli avversari -vedi i tanti attestati pubblici di stima che sono resi pubblici dalle altre squadre sul grande senso di civiltà che giocatori, tecnici e dirigenti del Modica mostrano nel lasciare i loro spogliatoi puliti e lindi- e criminalizza una città, Modica, e la sua gente, portati ad esempio nell’Isola proprio per la loro straordinaria civiltà. Trasferta vietata ma la tifoseria del Modica che però, non vuole fare mancare la vicinanza ed il sostegno a tecnico e giocatori. E lo farà non dagli spalti del De Simone come avrebbe voluto, ma da quelli del Barone, domani, sabato 4 di febbraio, alle 14.
Tutti allo stadio nell’allenamento di rifinitura, a cantare il proprio amore per il Modica. ‘Gradinata rossoblù’, la tifoseria organizzata del Modica, ha diffusa una nota dai toni aspri sul divieto, scrivendo, fra l’altro, che “dimostra come a Siracusa non si riesce a fare ordine pubblico”, come il Modica sia penalizzato senza l’apporto del proprio tifo, palesando perplessità sui due pesi e due misuri tutti a vantaggio del Siracusa e della sua tifoseria, annunciando comunque che sabato alle 14, saranno tutti presenti al Barone. Perché Agodirin e gli altri, non si sentano soli. Perché nessun divieto, spegne una passione. Perché Modica, il Modica e i tifosi del Modica, meritavano ben altro di quello che hanno subito…(Adrien 25)