San Biagio a Comiso. “Nostro Signore Gesù Cristo, per intercessione di San Biagio vescovo e martire, ti liberi da ogni male e dal male di gola nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen”. È stata questa la formula pronunciata più volte, ieri, in occasione della benedizione della gola alla fine di ogni celebrazione eucaristica per la festa liturgica di San Biagio, patrono della città. La rettoria è stata assiepata da numerosi fedeli che con devozione hanno omaggiato il simulacro del vescovo di Sebaste, fin dalla celebrazione della prima messa mattutina presieduta dal rettore della chiesa stessa don Innocenzo Mascali.
Le celebrazioni eucaristiche sono poi proseguite nel corso della mattinata, presiedute rispettivamente da frate Corrado Germano, don Giovanni Piccione, don Salvatore Vaccaro, don Giuseppe Riggio. Ieri pomeriggio, la santa messa delle 16 è stata celebrata da padre Biagio Aprile, sono poi seguite quelle presiedute da don Tonino Puglisi, dal vicario generale della Diocesi di Ragusa mons. Roberto Asta e, l’ultima, dal vicario foraneo di Comiso don Girolamo Alessi. Il rito della benedizione della gola viene effettuato appoggiando al collo del fedele due candele accese intrecciate tra di loro che ricordano il cavo orale. San Biagio, infatti, è protettore della gola.