Il senso della giornata contro lo spreco alimentare, che si è celebrata sabato scorso, 4 febbraio, è facilmente rilevabile dalle scarne e sintetiche cifre fornite da Legambiente Ragusa: oltre 9 miliardi di euro lo spreco di cibo in Italia, a fronte di oltre 2 milioni e 600 mila persone che faticano a nutrirsi regolarmente. Per sottolineare questa enorme contraddizione sociale, l’associazione ambientalista a Ragusa ha voluto celebrare la 10^ giornata di prevenzione dello spreso alimentare presso l’istituto superiore Galileo Ferraris coinvolgendo gli alunni delle quinte classi dell’indirizzo enogastronomico e puntando sull’importanza di prevenire gli sprechi nell’intera filiera agroalimentare ma soprattutto nella fase fiale del consumo con particolare attenzione alla ristorazione.
Legambiente afferma che il grosso dello spreco avviene nelle nostre case anche se i dati di spreco lungo la filiera non sono da sottovalutare. Fra perdite in campo e sprechi nella catena dell’industria e della distribuzione del cibo nel 2022 sono andate sprecate nella filiera italiana oltre 4 milioni di tonnellate di cibo, per un valore di € 9 miliardi di euro. Lo spreco del cibo di filiera pesa al 26% in agricoltura, al 28% nell’industria e all’8% nella distribuzione. Il 10% dello spreco, 400.000 tonnellate, avviene in Sicilia con un costo per ogni famiglia di circa 250 € l’anno. A fronte di questo spreco ci sono quasi mezzo milione di siciliani in stato di grave deprivazione materiale che impedisce loro di rispondere ai propri bisogni essenziali, necessari a condurre una vita dignitosa: tra questi l’accesso a un cibo adeguato.
Il problema dello spreco alimentare – ha affermato Claudio Conti presidente Legambiente Ragusa – è riconosciuto come una dei più gravi paradossi dell’attuale sistema di produzione del cibo. In un mondo dove ancora oggi la sicurezza alimentare non è garantita per tutti, se si riducessero le perdite o gli sprechi alimentari si potrebbe garantire più cibo per tutti, ridurre le emissioni di gas serra (lo spreco è responsabile del 10% di “inutili” emissioni di gas serra) e allentare la pressione sulle risorse naturali, in particolare il consumo di acqua e di suolo, per aumentare la sostenibilità dei nostri sistemi di produzione e delle nostre società. Durante l’incontro è stato presentato agli studenti il progetto “Non Scado”, attivo a Ragusa dal 2013, che vede Legambiente e l’associazione Mecca Melchita ritirare alimenti non più commercializzabili (300 tonnellate nel 2022 ) presso i supermercati Le Dune, Interspar di via Fieramosca e di Marina di Ragusa , ma non solo, e distribuirli a famiglie in difficoltà presso i locali dell’ex farmacia dell’ospedale civile in via Migliorisi a Ragusa concessi dall’ASP e dal comune di Ragusa.
Gli studenti dell’I.S. G. Ferraris proseguiranno a interessarsi di spreco alimentare attraverso l’attività di alternanza scuola-lavoro, a partire dagli studenti della quinta classe dell’indirizzo agroalimentare, a seguito della convenzione tra la scuola e l’associazione Mecca Melchita. Alla fine della giornata agli studenti è stata proposta un’azione concreta che possiamo tutti fare: scaricare gratuitamente e attivare sempre gratuitamente la nuova app istituzionale Sprecometro. (da.di.)