Qualcuno prima o poi, al di là delle dichiarazioni di facciata, dovrà prendersi la briga di dire la verità, di spiegare agli Ispicesi perché Lucia Franzò -vicesindaco, delega allo Sport e non solo…- è fuori dalla giunta di Innocenzo Leontini. Per sua scelta, sicuramente; ma indotta ad andarsene. Indotta da una mancanza di rispetto istituzionale -e non solo- nei suoi confronti che qualcuno, assurgendo alla verità dei fatti e non alle scuse di circostanza, deve spiegare agli Ispicesi, orfani di una delle migliori realtà della politica cittadina e sicuramente, assessore efficace ed efficiente.
La fine del 2022, invece, ha anche segnato la fine del suo impegno amministrativo, dopo burrascose sedute di giunta, irriverenti (eufemismo…) espressioni usate nei suoi confronti da parte di qualche collega e le mancate difese ferree di Innocenzo Leontini, il sindaco, che avrebbe dovuta mettere da parte la prammatica ed usare la spada e non il fioretto per difendere Lucia Francò dagli attacchi smodati e scomposti che ha subito. Perché certe frasi e certe espressioni -le voci girano e, se non smentite, assumono i contorni della verità vera- nei confronti dell’ormai ex vicesindaco ed in pieni momenti istituzionali come una seduta di giunta, il sindaco non doveva condannarli con una pacca sulle spalle all’autore ma in modo molto forte. Anche decidendo di cacciare via chi le aveva pronunciate. Non è successo e Lucia Franzò ha detto basta, lasciando il suo ruolo.
Non certo per preparare la sua candidatura a sindaco; non è il momento, le Amministrative a Ispica, sono parecchio di là dal venire e, comunque, le avrebbe fatto più comodo, nel caso, aspettare ancora un po’ dall’interno dei luoghi decisionali del potere piuttosto che dal di fuori semmai avesse voluto correre per la nobile poltrona di palazzo Bruno. Magari, a tempo debito, Lucia Franzò deciderà di farlo ma non ha certo ‘tolto il disturbo’ per questo, per prepararsi la strada verso l’elezione a sindaco. Lo ha fatto, semplicemente, perché non si è sentita rispettata, nel suo ruolo istituzionale di vicesindaco e componente del governo cittadino. Non parliamo poi in quello di donna… Perché le sue orecchie hanno udito improperi (eufemismo bis…) brutti e censurabili e perché, per questo, avrebbe gradito una difesa del primo cittadino molto più sostenuta di quanto non sia stata. Salvo poi scoprire, qualche giorno fa, che Leontini ha provato pure a motivare le sue dimissioni con il desiderio, appunto, della candidatura a sindaco sulla sua ex vice.
Chi, invece, osserva e sa le cose della politica ispicese, ha il quadro chiaro di come Lucia Franzò abbia detto basta per ben altro. Ha diffuso qualche video sui social nei giorni successivi alla baraonda e poi ha taciuto. Spulciando il suo profilo FB, si nota, qua e là qualche pensiero, qualche aforisma che richiama le cose accadute ma a parte il post fissato in alto e datato 17 dicembre, c’è il silenzio sulle cose della politica. Due giorni fa, invero, Lucia Franzò ha postato un pensiero di Oscar Travino diviso tra ‘vaffanculo’ e ‘benvenuto’ i cui destinatari ha lasciati all’immaginazione di ognuno… Ma alla fine, da qualche giorno, l’ex vicesindaco sincera i suoi pensieri con post, tanti, dedicati al suo infinito amore per gli animali ed al suo indefesso impegno a loro tutela. Resta il fatto che un patrimonio politico-amministrativo della città di Ispica, come Lucia Franzò, se ne sta fuori dal palazzo. E non è una cosa intelligente né utile. Meditate dalle parti di palazzo Bruno, meditate… (Adrien 25)