Tra il comitato cittadino Ragusa al centro presieduto da Turi Iudice, la consigliera Cettina Raniolo peraltro vicepresidente del consiglio comunale e presidente della commissione sviluppo economico, l’altra consigliera Corrada Iacono presidente della commisisone cultura, Giannamaria Gurrieri anche presidente del comitato Andrea Doria di Marina di Ragusa, tra tutte queste persone da una parte e il sindaco Peppe Cassì e l’assessore ai lavori pubblici Gianni Giuffrida all’altra, sulla vicenda del museo archeologico di via Natalelli, è stata ormai stipulata la pace definitiva e si sta accendendo il calumet che la sancisce, oppure i tomahawk di guerra sono stati soltanto temporaneamente seppelliti per essere, magari, disotterrati in caso di necessità?
Stando alle ultime notizie fornite da una nota di Ragusa al centro, potrebbe trattarsi di una pace definitiva visto che è stato compiuto, presso la struttura museale di centro città, “l’ultimo sopralluogo per verificare lo stato di avanzamento degli ultimi lavori di rifinitura, solo dettagli che sta curando l’architetto Buzzone, responsabile della struttura, che vuole restituire il Museo alla città nelle migliori condizioni di immagine”. A tal proposito, si legge sempre nella nota di Ragusa al centro, “l’assessore Giuffrida ha invitato alla visita il Presidente del comitato cittadino ‘Ragusa al Centro’, Turi Iudice e le componenti del direttivo, Cettina Raniolo e Giannamaria Gurrieri, che, da tempo, seguono l’iter dei lavori di riqualificazione e messa in sicurezza dei locali”.
Da parte sua Cettina Raniolo, che era intervenuta ultimamente sulla ormai lunga e travagliata vicenda della chiusura del museo, chiusura iniziata per lavori di adeguamento tecnico e prolungatasi oltre misura per sopraggiunte necessità di effettuare altri lavori, Raniolo, dicevamo, aveva annunciato sia l’avvicinarsi della fine dei lavori sia il sopralluogo ora effettuato, e a questo punto si dice “fiduciosa che entro Pasqua l’esposizione museale possa ritornare a essere fruibile per i turisti e per i ragusani”. Sull’intera vicenda il presidente di Ragusa al centro, Turi Iudice, spiega “possiamo vantare un interessamento costante per le sorti della struttura, che qualcuno voleva lasciare chiusa in attesa dei nuovi locali di Ibla, ma ‘Ragusa al Centro’ non ha ceduto alle ipotesi più varie per altre destinazioni del museo per una diversa fruibilità, ritenendo la sua funzione essenziale, non solo in tema culturale ma, piuttosto, di attrattore turistico che può contribuire alla rinascita del centro storico superiore”.
Nella nota del comitato cittadino seguono poi, come in tutte le brave famiglie che si rispettino, ringraziamenti a iosa. “Cettina Raniolo, vicepresidente del Consiglio comunale, anche nella veste di Presidente della Commissione Sviluppo Economico, sente di ringraziare, assieme a Gianmaria Gurrieri, e alla collega Corrada Iacono, Presidente della Commissione Cultura, il sindaco e l’assessore Giuffrida per la disponibilità mostrata ad accogliere suggerimenti e consigli, durante tutto l’arco di tempo nel quale hanno avuto luogo i lavori”. Insomma, il bon ton istituzionale alla fine l’ha avuta vinta sulle diatribe e sulla critiche anche accese e dure che nei mesi scorsi hanno contrapposto il comitato, anche nelle sue componenti consiliari ed amministrative di maggioranza (Raniolo e Iacono) all’amministrazione rappresentata dal sindaco, dall’assessore ai lavori pubblici e dall’assessore alla cultura: Senza dimenticare nemmeno che Giannamaria Gurrieri, componente del direttivo di Ragusa al centro, ma presidente del comitato Andrea Doria di Marina di Ragusa, sulla vicenda dello ‘scatolone’ destinato ad ospitare l’infopoint di piazza Malta, soltanto pochi giorni fa, riferendosi all’assessore Giuffrida, esclamava “non si comprende come un assessore possa arrivare a tale livello di inadeguatezza e inefficienza per una iniziativa fondamentalmente semplice”.
Per il momento dunque vince la linea ‘tutto va bene madama la marchesa’. Ma riprendendo la banale metafora utilizzata all’inizio, vorremmo concludere sconsolatamente: magari i tomahawk di guerra sono stati sotterrati, magari sono stati accesi i calumet della pace, ma forse forse le braci covano ancora sotto la cenere. (daniele distefano)