“La ciminiera della Fornace Penna a Sampieri non è crollata. Siamo spettatori di un disastro annunciato”. E’ quanto scrive il sindaco di Scicli, Mario Marino, in una nota nel pomeriggio. E lo fa allegando alla nota stampa una foto che mostra le condizioni attuali della Fornace Penna. “Non bisogna abbassare la guardia. Chi ha responsabilità intervenga – aggiunge il sindaco Mario Marino – per salvare il più importante monumento archeologico industriale della Sicilia. Sui social e molti siti di informazione, non solo locali, è stata veicolata l’immagine della Fornace Penna priva del proprio simbolo, la canna fumaria.
A seguito di un sopralluogo effettuato dalla Polizia Locale e dalla Protezione Civile Comunale, a margine anche dei controlli per i danni causati dal maltempo, è stato riscontrato che non si è verificato il crollo dell’intera canna fumaria, così come erroneamente riportato in queste ore. Lo scampato pericolo non significa che bisogna abbassare la guardia. Il Comune e gli sciclitani sono degli spettatori interessati di un disastro annunciato. Nel corso degli anni, tutta la città e le varie amministrazioni comunali, senza distinzioni politiche, hanno sempre fatto presente ad ogni livello istituzionale l’importanza di tutelare questo monumento archeologico industriale, che è stato anche teatro di riprese televisive ed è uno dei simboli della Provincia e del sud-est della Sicilia.
La Regione, attraverso la Soprintendenza, si era attivata per salvaguardare ciò che restava della fabbrica di laterizi bruciata nel 1921. Un iter non semplice e certamente di non breve durata. Nel 2021 la Regione Sicilia aveva stanziato € 534.600,00 al fine di mettere in sicurezza tutta l’area della Fornace Penna. Questo finanziamento non è stato possibile impiegarlo sia perché l’area di intervento è di proprietà privata sia per il contenzioso avviato dai proprietari, che si sono opposti in sede giudiziaria alla prosecuzione dell’iter. Sempre nel 2021, era stato emanato il Decreto regionale di Riconoscimento della Pubblica utilità.
Il mancato crollo (per quanto ancora?) – conclude il sindaco Marino – impone una riflessione in capo a chi ha la possibilità di agire per impedire la perdita definitiva di uno dei più importanti gioielli della storia industriale locale e siciliana. A questo punto, l’Amministrazione e la Città di Scicli non possono che richiedere con forza un rapido e risolutivo intervento che sblocchi l’iter di messa in sicurezza per salvare ciò che resta della Fornace”.