L’appello sui social di qualche settimana fa, lanciato da Bartolo Mililli, amministratore delegato di Confeserfidi, ha avuto eco. L’appello, era quello di alzare il livello e la soglia di attenzione sui pali eolici di fronte al mare ibleo di quell’impianto ‘Scicli’ il cui impatto, rischia di essere devastante. Da quel momento in poi, la politica e le istituzioni, che erano state silenti, hanno fatta sentire la loro voce. Un “documento di opposizione” redige Nello Dipasquale, da ‘opporre’ appunto, “all’avviso per le osservazioni /opposizioni in merito al rilascio della concessione demaniale trentennale per la realizzazione dell’impianto eolico offshore denominato ‘Scicli’”.
Lo ha presentato e la ha proposto ai sindaci iblei proprio al Libero consorzio comunale di Ragusa. Il cui commissario, Salvatore Piazza, in 180 secondi di dichiarazione rilasciata al Quotidiano di Ragusa, spiega di volere avere contezza di quali saranno -e se ci saranno- vantaggi per il territorio, cosa ne sarà dell’impianto dopo i 30 anni di concessione e, infine, capire se si tratta o meno di un’azione per sfruttare il territorio dando in cambio briciole. (di Adrien 25)