Fine settimana, a Ragusa, imperniato tutto sui commenti all’approvazione del bilancio comunale, avvenuta a maggioranza, tra gli interventi critici delle opposizioni vecchie e nuove, che hanno voluto dedicare all’argomento anche varie note stampa, Il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Mario Chiavola, parla di “bilancio dalla struttura debole” mentre gli emendamenti sarebbero stati bocciati “per contrapposizione politica da parte di chi non guarda ai reali interessi della città”. Dopo aver sottolineato che “lo strumento, in commissione, è stato bocciato con quattro astensioni”, Chiavola ricorda “la maggioranza non ha minimamente tenuto in considerazione la direzione migliorativa degli emendamenti predisposti dal Pd mirati a: diminuire la Tari a protezione delle fasce deboli; aiutare le famiglie alle prese con i costi degli studenti universitari; aiutare le imprese in difficoltà; sostenere l’ambiente.
Bocciato anche l’emendamento per risolvere i problemi delle strade extraurbane ammalorate. Nulla di tutto ciò era stato previsto. Bocciato tutto quello che da noi è stato proposto. Sindaco assente, assessori assenti, laconica presenza dell’assessore alla Cultura mentre l’unica presenza è stata quella dell’assessore al Bilancio. Insomma, questo strumento finanziario non ha interessato né al sindaco né al vicesindaco né all’assessore ai Lavori pubblici. Quest’ultimo è andato via indispettito dopo che ha compreso che soltanto otto consiglieri lo sostenevano nella folle idea di dire no a una nobile iniziative per la frazione di San Giacomo, fondi per la pubblica illuminazione”. Anche la consigliera comunale Raimonda Salamone, di recente transitata nel movimento Territorio, esprime “diverse perplessità su uno strumento chiuso aprioristicamente ad ogni contributo esterno”.
La consigliera elenca quindi tali perplessità “basti pensare, ad esempio, all’aumento delle risorse di 1milione e 900mila euro per il servizio di igiene urbana che verrebbero coperte (a dire dell’Amministrazione Comunale) con conseguenti attività legate alla lotta all’evasione. Un proposito da considerare più che astratto senza un’adeguata spiegazione su come si intenda agire. Sembra di più una giustificazione all’inevitabile aumento della TARI che i cittadini ragusani toccheranno con mano solo tra qualche tempo. C’è da segnalare, inoltre, il grave sbilanciamento della destinazione di alcune risorse, ingenti, a favore di determinati settori piuttosto che altri: stanziare 1milione e 350mila euro per missioni legate alla valorizzazione dei beni culturali e del centro storico e 970mila euro per il turismo è uno schiaffo al tessuto sociale e imprenditoriale della città che rimane privo di qualsiasi aiuto da parte di questa amministrazione.
La totale assenza di sensibilità su questi temi da parte dell’amministrazione Cassì è dimostrata dal fatto che oltre il 10% delle risorse previste in bilancio siano destinate a cultura e turismo, certamente settori importanti, ma si tratta di una dotazione che è uno sproposito rispetto a temi sociali nei confronti dei quali nel bilancio si vedono cifre ben lontane dalle reali necessità: solo 750mila euro per i servizi per gli anziani; 221mila per i servizi alla famiglia; 235mila per il diritto alla casa”. Anche il segretario cittadino di Territorio Raffaele Schembari aggiunge il proprio commento in cui il giudizio amministrativo sconfina in quello Politico “quattro anni e passa di una maggioranza monocolore, circondato da yes-man con solo qualche mal di pancia di tanto in tanto, hanno dato al sindaco Cassì un’illusoria percezione della propria capacità amministrativa.
Ha incassato il suo ultimo bilancio di previsione solo grazie a un gruppo di consiglieri che da strenui oppositori sono diventati maggioranza (il riferimento è a D’Asta Gurrieri e Malfa del gruppo misto di recenti approdati al sostegno a Ignazio Abbate n.d.r.), barattando il consenso in aula con quello delle urne a fine maggio. Una prova generale di nuova alleanza nella quale aver qualcuno disposto a tenerlo a galla”. Sulla stessa falsariga l’intervento del segretario cittadino del Pd Peppe Calabrese che batte anch’egli sul tasto del giudizio politico “Cassì ha preferito garantirsi una nuova coalizione che pensare al bene della città” con chiaro riferimento ai tee consiglieri di cui sopra. Poi aggiunge “un bilancio di previsione miope e solipsistico che porta con sé una grossa novità: l’aumento dei costi di raccolta e conferimento dei rifiuti per circa un milione e 900mila euro che, inevitabilmente, ricadranno in futuro nelle tasche dei ragusani. La quasi totalità degli emendamenti presentati dall’opposizione sono stati bocciati, il nostro capogruppo Mario Chiavola, con il quale mi complimento per il lavoro svolto, ha incassato solo l’impegno di spesa di 80mila euro per per la pubblica illuminazione nel quartiere di San Giacomo.
Tutti gli emendamenti che rispondevano alle esigenze delle famiglie ragusane sono stati ignorati. Un bilancio di previsione frutto di scelte che non guardano al futuro e al benessere dei cittadini ragusani, ma al futuro elettorale del sindaco Cassì che, con l’approvazione di qualche emendamento mancia, si è garantito una nuova maggioranza con il sostegno di cuffariani e lombardiani. Avremmo preferito di gran lunga maggiore attenzione per le famiglie in difficoltà, ad esempio c’era un nostro emendamento che innalzava la soglia di esenzione TARI a 6mila euro. Neanche un euro per le aziende agricole, né per lo sviluppo economico, né per affrontare la questione della crisi idrica in quelle zone che non sono raggiunte dall’acquedotto, niente per le periferie e le zone a monte di Marina di Ragusa”. E se queste sono posizioni scontate da parte di storici avversari della giunta Cassì, non mancano le critiche e le lamentele da parte di ex alleati ora passati alla sponda opposta, ovvero i consiglieri Gianni Mezzasalma e Luca Rivillito del movimento civico Patto per Ragusa, nome che tradotto in ragusano vuol dire fedelissimi di Ciccio Barone.
I due consiglieri esordiscono con un inequivocabile “amministrazione insensibile alle problematiche sociali e delle piccole e medie imprese” e spiegano di aver “presentato 4 importanti emendamenti su diverse delicate tematiche riguardanti il sostegno delle fasce piu’ deboli in perenne disagio sociale, la creazione di un vero supporto per le problematiche delle piccole e medie imprese e l’agevolazione alle famiglie per l’adozione di un cane al rifugio sanitario”. Tuttavia si dicono stupiti perché “è veramente paradossale sentire che, prima dell’inizio del consiglio, in una burrascosa riunione lampo da parte dei consiglieri vicini al sindaco, è stato messo un vero e proprio veto nei confronti dei nostri emendamenti a favore di altri colleghi di opposizione o di ex opposizione; sappiamo che un’amministrazione può tranquillamente avere apertura nei confronti di emendamenti istruiti da consiglieri di altre aree, ma bocciare a prescindere emendamenti forse perché presentati da 2 esponenti vicini all’ex assessore Ciccio Barone è pretestuoso perdipiù considerando che 3 emendamenti erano stati sub emendati con parere favorevole. Riteniamo che quando ci sono delle tematiche importanti, come il sociale, gli animali e le problematiche delle piccole imprese non ci debbano essere bandiere diverse, colori diversi o nemici da battere usando la politica come mezzo”.
E finalmente, dopo tutte queste esternazioni critiche, al sindaco Cassì è però giunto un attestato di stima da parte di uno dei più fedeli consiglieri di maggioranza. Infatti Daniele Vitale, delegato per il mondo dello sport, afferma rassicurando tutti “la giunta Cassì ha dimostrato di sapere fare sino in fondo il proprio dovere” e chiarisce il proprio pensiero “questa Amministrazione comunale, ancora una volta, ha dimostrato di sapere fare, sino in fondo, il proprio dovere. L’approvazione del bilancio pluriennale al Consiglio comunale è da leggere in questi termini. Perché, se così non fosse stato, la macchina amministrativa si sarebbe ingolfata. E i prossimi mesi sarebbero stati affrontati senza la dovuta attenzione”. Dopo aver inoltre ricordato che “negli ultimi quattro anni, la Giunta Cassì, a Ragusa, abbia sempre chiuso lo strumento finanziario sempre in positivo e rispettando i termini di legge, come pochi altri Comuni in tutta Italia”, Vitale conclude “è il sintomo più evidente della capacità di questa Amministrazione di sapere gestire con la dovuta cura e il massimo rispetto determinate dinamiche. E parlo di rispetto perché mi riferisco alle esigenze di una città come la nostra, circostanza che travalica l’appartenenza a qualsiasi partito. Avere gli strumenti finanziari a posto, significa potere dare a chiunque la possibilità di operare per il bene di Ragusa. Il sindaco Cassì e la sua Giunta, ancora una volta, grazie alla competenza di un Consiglio che ha recepito al meglio certe indicazioni, continuano a lavorare ad altissima velocità dimostrando quanto ci tengono alla crescita del nostro capoluogo”. (daniele distefano)