E’ una nota parecchio dura quella con cui la parlamentare regionale M5 Stefania Campo commenta l’incontro avuto a Comiso dal Governatore Schifani sulla vicenda dell’aeroporto cargo del centro casmeneo. E dure le parole della deputata Ars ragusana lo sono sia in relazione ai contenuti sia in relazione a quello che Campo definisce “una questione di sgarbo istituzionale”. Sui contenuti bolla senza mezzi termini l’iniziativa del presidente della Regione definendola “trovata mediatica per nascondere il vero tema: quello della mancanza di flusso passeggeri e di compagnie, e che è a sua volta legato alla mancanza di infrastrutture adeguate”, e spiega “è riduttivo che si sia parlato solo di cargo, che non può di certo essere la panacea di tutti i mali del Pio La Torre, e in questo senso vorremmo capire anche quali politiche si metteranno in atto per implementare i passeggeri.
Lo stesso cargo si deve chiarire una volta per tutte se la regione vuole realizzarlo come un grande hub di carico e scarico merci o con dei voli dedicati, perché se così fosse nutriamo delle perplessità sulla sostenibilità economica. Ci sarebbe piaciuto discutere di tutto questo, ma evidentemente il presidente non ritiene di concertare questo tipo di decisioni. Sempre più desolante sta purtroppo diventando il ruolo di Comiso. Servono soluzioni per oggi, non promesse – ancora tutte da verificare sul piano economico – per il futuro. Se non pensiamo subito in questa direzione faremo lo stesso errore progettuale fatto all’interno della struttura, architettonicamente bella e moderna ma sprovvista di tutti quegli spazi commerciali che tengono in vita l’aeroporto”. Per quanto attiene poi alla questione del garbo istituzionale, Stefania Campo lamenta “è stato un incontro rigorosamente a porte chiuse e con pochissimi presenti, a cui oltre a Schifani hanno preso parte la sindaca Mariarita Schembari, il sindaco di Ispica Innocenzo Leontini e il deputato di maggioranza, Giorgio Assenza.
Trovo quanto mai irrispettoso nei confronti della deputazione del territorio che una questione così seria e delicata venga affrontata da Schifani solo con due sindaci e un solo deputato del territorio. Non è soltanto una questione di sgarbo istituzionale ma dopo avere fatto tante richieste in Aula per trattare questo tema, è un vero e proprio affronto per tutto il territorio siciliano, anche in considerazione del fatto che si sta costituendo il comitato, a seguito dell’incontro di qualche settimana fa a Ragusa Ibla”. Del resto Stefania Campo pochi giorni fa, in un video per il nostro giornale, con considerazioni secche e caustiche aveva detto chiaramente cosa pensasse del Governo Siciliano, a tre mesi dall’insediamento, riassumendo così il suo pensiero “cento giorni di Schifani tra scandali ed inefficienze”. Nel frattempo la deputata pentastellata ragusana è stata protagonista di uno degli incontri promossi dalla Cna iblea con i parlamentari regionali della nostra provincia, per un confronto, definito da Giuseppe Santocono, presidente territoriale della confederazione artigiana, “un dibattito schietto che ha permesso di accendere i riflettori sugli asset strategici per l’associazione”.
Tema trattato “da un lato quello delle partite aperte, come il completamento della Siracusa-Gela e dall’altro far partire i lavori della Ragusa-Catania per quanto riguarda le infrastrutture autostradali nodali per il nostro tessuto produttivo”. All’incontro erano presenti anche il vicepresidente nazionale Cna, Giuseppe Cascone, e il segretario territoriale, Carmelo Caccamo. Sotto i riflettori, anche la tematica relativa al decreto del governo nazionale che ha bloccato il Superbonus e vietato la cessione dei crediti alle Regioni. Dura la presa di posizione dell’onorevole Campo contro il decreto del governo nazionale che di fatto interrompe l’azione virtuosa messa in atto dallo sconto in fattura e dalle cessioni di credito, in questi anni fortemente sostenute dal movimento Cinque Stelle e che aveva presentato, come anche altri partiti, delle proposte di legge per consentire alla Regione Siciliana di potere acquistare i crediti fiscali incagliati. Secondo la Campo un danno per migliaia di imprese. “Come Cna – spiega Caccamo – abbiamo manifestato il disagio e lo smarrimento di numerose aziende che da circa un anno e mezzo non riescono a sbloccare i crediti fiscali incagliati.
Il meccanismo delle cessioni che aveva permesso a queste aziende di eseguire tantissimi lavori oggi appare un ricordo e addirittura un incubo. La Cna ha avanzato delle proposte ben precise per superare questa crisi drammatica per tutto l’indotto. Non abbiamo mai smesso, giorno dopo giorno, di occuparci di tutta la materia del superbonus. Non ci aspettavamo un terremoto economico di tale portata. Lavoreremo fino all’ultimo minuto per riportare alla normalità la questione e salvare le imprese”. “È nostra abitudine non arrenderci – chiarisce dal canto suo il vicepresidente nazionale Cascone – rimanendo al fianco degli artigiani, dei commercianti e delle piccole e medie imprese di questa provincia. Lo abbiamo fatto durante il Covid-19 e lo rifaremo ancora di più adesso. Abbiamo discusso anche del progetto che ci è stato presentato dal commissario del Libero consorzio sull’eolico offshore per il quale ci sarà un ulteriore incontro con tutti gli stakeholders del territorio al fine di approfondire la tematica così come stabilito durante la riunione tenutasi al Libero consorzio”. (da.di.)