Prepariamoci: ad ogni fine settimana, da qui a metà o fine aprile -a seconda di quando a Palermo si decideranno a dirci se si vota a metà o fine maggio- sarà una sequela di annunci, convention, incontri, conferenze stampa ed ogni altra cosa utile a dire dei candidati sindaco. Certi, sicuri, incerti e insicuri. A Modica, ad esempio, Nino Gerratana ha rotto gli indugi e sui social, lancia il suo simbolo ‘Modica libera’ con tanto di strada iridata, catene spezzate e uccelli multicolori svolazzanti. Lo ha già detto, Gerratana, anche a quel tavolo d’area centro/centrodestra che si è riunito qualche giorno fa: o mi candidate voi tutti insieme o io mi candido da solo. Non vuole sentire storie e vuole provarci.
Da 500 giorni, arma contro l’ex sindaco, Ignazio Abbate e contro ogni sua diramazione, una battaglia senza quartiere su Facebook e Instagram e adesso si prepara a raccoglierne i frutti. Gli importa poco -almeno perora- far parte di una coalizione solo come supporto magari gratificato. Insieme a Franco Militello, come lui ex consigliere ed ex uomo di governo a Palazzo San Domenico, vuole provarci in prima persona. Il centro/centrodestra, invece, ha tre nomi sul tappeto per lo scranno importante di palazzo San Domenico: Mommo Carpentieri della Lega, Giorgio Aprile di Azione e Rosario Salamone. Il fronte del centrosinistra, invece, continua a nicchiare anche se, nelle ultime ore, prende consistenza l’idea di puntare su Ivana Castello -una donna contro la grande favorita, Maria Monisteri sostenuta da 3 o più liste civiche di Ignazio Abbate-, nei confronti della quale, ci sarebbe un mezzo gradimento anche da parte dei 5 stelle dunque pronti a Modica a far squadra con Pd e l’area di sinistra.
Cosa che, invece, non succederà a Ragusa. Come già anticipato dalla leader iblea pentastellata, Stefania Campo, deputata regionale, se non avesse convinto la candidatura d’area -Riccardo Schininà nella circostanza- i 5stelle se ne andavano per conto proprio alla conquista della poltrona nobile di Palazzo dell’Aquila. E lo faranno. Niente alleanza con il Partito Democratico e appoggio a Riccardo Schininà ma un proprio candidato sindaco: il capogruppo uscente, Sergio Firrincieli.
Lunedì, la presentazione ufficiale in conferenza stampa, provando a far convogliare a supporto, Sinistra Italiana, Articolo Uno, Europa Verde e comitato Pino Aprile. In verità, ci sarebbe ancora un minimo margine di manovra con Generazione, Patto per Ragusa e PD per far squadra su Schininà ma appare percorso impervio a voler essere buoni. I 5 stelle, a Ragusa, sino a 5 anni fa hanno avuto il sindaco e, dunque, avrebbero voluta ben altra considerazione dal Pd e dai suoi satelliti che vedersi servita sul piatto la candidatura di Schininà e il suo volto sui 6×3 sparsi in città. Da qui, la decisione di andarsene per i fatti propri. Nel frattempo, Fratelli d’Italia dice Pasquale Spadola e lo offre alla coalizione. Che dovrebbe convergere su di lui, senza se e senza ma (di Adrien 25)