Tratto dall’omonimo film francese, arriva al Teatro Garibaldi di Modica, mercoledì 8 marzo e giovedì 9 marzo alle ore 21.00, l’adattamento teatrale di “Quasi amici” di Eric Toledano e Olivier Nakache, a cura di Alberto Ferrari, con la brillante coppia composta da Massimo Ghini e Paolo Ruffini. La storia racconta dell’incontro casuale tra due persone provenienti da due mondi completamente diversi. Philippe, interpretato da Massimo Ghini, è un uomo ricco, affascinante, intelligente, che vive di cultura e che con la cultura vive, e che dopo un brutto incidente è costretto sulla sedia a rotelle; Driss, interpretato da Paolo Ruffini, è un giovane che entra ed esce di galera, svelto e sveglio, è cresciuto nelle periferie degradate ed ha come riferimento la cultura della strada.
Due uomini agli antipodi, cervello e corpo, immobilità e movimento, pazienza e impulso. Eppure nonostante le loro differenze culturali, caratteriali, esistenziali, tra i due nascerà una profonda amicizia che li porterà a vivere insieme una serie di avventure divertenti e toccanti. Il potere del linguaggio teatrale consente di esplorare in maniera ancora più profonda le emozioni dei personaggi, grazie alla presenza fisica degli attori, alla loro capacità di creare un’atmosfera unica attraverso la recitazione, la gestualità e l’interpretazione. “Quasi Amici è una storia importante – ha spiegato Alberto Ferrari, che ne ha curato l’adattamento e la regia – di quelle storie che meritano di essere condivise e raccontate. Anche con il linguaggio delle emozioni più profonde: quello teatrale. Ed è straordinario raccontare ancora più nell’intimità delle parole, degli scambi, delle svolte narrative, delle luci, dei movimenti, che solo una drammaturgia teatrale può cogliere e restituire, dando il senso profondo di una grande amicizia in fieri.
Osservando poi il percorso che compiono i due protagonisti per crescere, ognuno nella rispettiva vita e in quella dell’altro e di come uno diventi assolutamente necessario all’altro per poter proseguire indenne, o quasi, il proprio cammino su questa terra.” Nell’adattamento teatrale i ruoli si equiparano, scrutandone gli animi lo spettatore si trova da un lato difronte a un uomo tetraplegico, completamente paralizzato che diventa tutt’uno con la sua sedia a rotelle elettrica, e dall’altro un uomo che arraffa ciò che può ma che è preda delle proprie debolezze. Due uomini molto diversi che in qualche modo si completano, ritrovando e donando l’uno all’altro il bene di cui più hanno bisogno: la leggerezza. Perché è l’assenza di leggerezza che pesa più della condizione di disabilità a Philippe, ed è una superficialità mascherata da leggerezza quella che inchioda Driss.
La leggerezza deve essere allora conquistata, attraverso la comicità e la capacità di riuscire a ridere di se stessi e dell’altro, con spontaneità e sincerità, gioendo e soffrendo, ma, comunque, emozionandosi ed emozionando. “Un altro grande spettacolo è in serbo per i nostri affezionati spettatori – commenta Tonino Cannata, sovrintendente della Fondazione Teatro Garibaldi – Quasi amici è una storia potente e delicata, un racconto di amicizia che emoziona divertendo e che si esprime al massimo nella trasposizione teatrale”. Con Massimo Ghini e Paolo Ruffini sul palco anche Claudia Campolongo, Francesca Giovannetti, Leonardo Ghini, Giammarco Trulli, Alessandra Barbonetti e Diego Sebastian, regia e adattamento Alberto Ferrari, scene Roberto Crea, costumi Stefano Giovani, musiche Roberto Binetti, produzione Enfiteatro.