Stralci dell’intervento della candidata sindaco di Modica, Maria Monisteri, presentata ieri. Con lei, al tavolo, Ignazio Abbate, leader della squadra che la propone. “La parola cura è un must della mia vita e l’ho voluta nel mio claim”. Un intervento di una ventina di minuti per dire cosa vuole fare per Modica. Accanto a lei, Ignazio Abbate, che chiama sempre per nome e mai onorevole, denotando simbiosi e non distacco. Accanto, non un passo avanti. Perché Maria Monisteri è lei e non un prodotto di Abbate. E, pur ragionando di squadra, riconoscendone la leadership e il suo essere stato dante causa del suo impegno in politica, Maria Monisteri ha puntualizzato che ha una sua idea di città, condivisa ma sua. Di seguito, alcuni stralci delle cose dette da Maria Monisteri, nel giorno della sua presentazione: “Ignazio pensa in grande e basta vedere quanti siamo qua; io, sono frutto del progetto di un team. Ho avvertito il senso di responsabilità nella scelta di una candidatura condivisa, di un nome venuto fuori da un gruppo di giunta, che è famiglia. Saremo 3/4 liste a mio sostegno ma oggi, è anche l’occasione per dire grazie al personale del comune che mi ha insegnato tanto nei miei 4 anni di assessore”.
“Grazie a Giorgio Scarso -presidente della Federazione Europea della Scherma ed ex presidente della Federazione Italiana Scherma ed ex vicepresidente del CONI (ndr)- a lui devo l’inizio del mio impegno pubblico. Mi sono sospesa dalla presidenza della Scherma Modica, sostituita da Pina Belluardo Cavallo ma resto delegata provinciale CONI”. “Prendiamoci cura vuol dire fare ancora con diversa sensibilità; lo declinerò in un programma vero e concreto. Fattibile. Per me esiste il ‘Noi’ e non ‘io’; lavorerò in team. Voglio tirar fuori il senso di appartenenza e di partecipazione da ogni cittadino di Modica. Comune è ognuno di noi”. “Mai rimandare ad altri, al cittadino del domani, la voglia di spendersi. Il nostro programma è una corale. Siamo work in progress e vi annuncio l’avvio dell’appalto dei lavori al campo di calcio Caitina e al Palascherma.
Noi i fondi PNRR li abbiamo già impiegati e abbiamo i progetti. La nostra, è un’attenzione generale sulla città. Modica sarà un cantiere”. “Punto su turismo e cultura; servizi on line e digitalizzazione; progetti su tradizione e ricerca”. “Insieme andremo avanti come squadra. Deficit Modica? Non c’è default! Continueremo con il vademecum della Corte dei Conti, il Piano di Riequilibrio. Nulla di più o di meno. Non ci siamo mai fermati. Continueremo lavorando per le liste e per le Provinciali. Il mio, è un impegno assoluto. Non ho paura. Sono serena. Mi candido con la serenità di avere dedicato 25 anni alla mia famiglia; adesso mi dedico a Modica”. (di Adrien25)