Undici argomenti all’ordine del giorno. Una convocazione per mercoledì 22 marzo, cui ne sono seguite altre due, di cui la seconda nello stesso giorno e una terza nel giorno successivo. Ma tutto questo non ha reso possibile lo svolgimento del consiglio comunale di Ragusa perché i consiglieri del gruppo di maggioranza che sostiene il sindaco uscente (e ricandidato) Peppe Cassì non hanno ritenuto di presentarsi in aula facendo mancare il numero legale e rendendo impossibile la seduta. La vicenda ha fatto insorgere uno sdegnato Carmelo Anzaldo, fino a poche settimane fa appartenente a quel gruppo di maggioranza e fedelissimo di Cassì al cui fianco era sempre stato presente in moltissime occasioni pubbliche. Ma che recentemente aveva preso le distanze dal primo cittadino a cui rimproverava l’abbandono della alleanza con i partiti di destra e il fatto che il sindaco avesse tenuto per sé i passaggi politici senza condividerli con il resto del gruppo e che ora ha aderito a Fratelli d’Italia, nella cui lista è stato ricandidato per le prossime comunali. Ecco il giudizio di Carmelo Anzaldo sulla deludente cronaca di questa seduta consiliare andata a vuoto. “Peccato davvero per questa fine consiliatura ingloriosa da parte dell’attuale maggioranza ormai diventata ex.
Ma non possiamo fare altro che prenderne atto. Tre convocazioni in due giornate sono andate deserte a palazzo dell’Aquila – dice Anzaldo – e tutto perché i componenti dell’ex maggioranza non hanno risposto all’appello. E dire, tra l’altro, che ieri pomeriggio sarebbero bastati appena dieci consiglieri. Ma, pure in questa occasione, così come era accaduto mercoledì, hanno ritenuto opportuno non farsi neppure vedere per discutere gli undici punti che erano stati inseriti all’ordine del giorno e, quindi, per dare risposte alla cittadinanza. Un’assenza ingiustificata perché non possiamo pensare che gli stessi consiglieri fossero impegnati per motivi elettorali. Più probabile, invece, che non si siano presentati in aula perché, non avendo più i numeri, sarebbero stati costretti a soccombere nella trattazione dei vari punti. Vedremo, adesso, che cosa accadrà nei prossimi giorni quando bisognerà discutere gli strumenti finanziari”.
Per onor di cronaca ricordiamo che gli undici punti all’ordine del giorno erano i seguenti: 1. ordine del giorno su riduzione tari e randagismo del consigliere Mario D’Asta; 2. atto in indirizzo viabilità cittadina tratto viario tra via Filippo Anfuso a via Adelia Melilli del consigliere Mario Chiavola; 3. atto di indirizzo -viabilità extraurbane per attivare la procedura di cessione della s.p. 25 Ragusa-Marina di Ragusa sempre di Chiavola; 4. atto di indirizzo Mite mette a disposizione un fondo di 320 milioni di euro per finanziare la transizione energetica negli edifici pubblici del consigliere Sergio Firrincieli; 5. atto di indirizzo in merito al proliferare di incidenti stradali presso la intersezione viaria compresa tra via Mariano Rumor e via Cartia di Mario Chiavola; 6. atto in indirizzo relativo viabilità periferica sud-ovest richiesta redazione progetto di ampliamento e riqualificazione viaria della strada comunale parallela alla variante ss 115 che congiunge la sp 60 alla sp 13, sempre di Chiavola; 7. atto di indirizzo per problematiche del personale dipendente per ciò che riguarda il reperimento del posto auto (proposta per il cc. num. 119 del 28/12/2022 di Chiavola; 8. mozione dei consiglieri comunali del gruppo misto da inserire nella prossima seduta utile del consiglio comunale-aumento del costo dell’energia elettrica e del gas dei consiglierei D’Asta- Gurrieri- Malfa; 9 atto di indirizzo – richiesta realizzazione di un’ area riservata a rifugio per cani – randagismo problematiche correlate di Chiavola; 10 atto di indirizzo richiesta asfaltatura del prolungamento viario tra via Risorgimento e la ss 194 denominato ( ex 115 ) ingresso principale della città di Chiavola; 11 atto di indirizzo sulla fruibilità delle fontane cittadine nei centri storici della città e nelle periferie di Chiavola. (da.di.)