Dichiarazione del candidato sindaco, Giovanni Cultrera: “Era il 16 febbraio del 2022 quando l’amministrazione annunciava in conferenza stampa il progetto di riqualificazione di via Roma; era il tempo delle visite dei manager che dovevano far i grandi marchi del commercio; ma già allora si ebbe l’impressione che si andava a tentoni…”. “Leggendo le cronache del tempo, era il 16 febbraio del 2022 quando l’amministrazione in carica portava in conferenza stampa il progetto di riqualificazione di via Roma: già allora,i rapporti con l’assessore Barone, delegato ai centri storici, non dovevano essere idilliaci, dal momento che fu coinvolto, inspiegabilmente, nella presentazione e nei progetti, anche l’assessore ai lavori pubblici. Al tempo, le cronache parlarono dell’assessore Barone come dell’esorcista chiamato a ridare vita a quella che era la via principale della città, era il tempo delle visite dei manager che dovevano far arrivare in via Roma grandi marchi del commercio, dopo il sostanziale fallimento delle politiche finalizzate a incentivare l’apertura di nuove attività commerciali”.
“Già allora si ebbe l’impressione che si andava a tentoni: troppo semplicistiche le operazioni per favorire l’apertura di nuove attività, del tutto evidente l’incapacità di trovare rimedi allo spopolamento commerciale e residenziale di tutto il centro storico, si aveva la netta percezione che non si aveva contezza delle dinamiche commerciali nuove, del tempo. L’amministrazione tirò fuori un progetto fantasioso, una nuova architettura del verde, qualche panchina scomoda per evitare che le sedute diventassero un bivacco, una luce tecnologicamente studiata, un brand per la via, sul modello delle vie principali romane. Fu detto che si era davanti all’ipotesi di un centro commerciale all’aperto, attorno al quale, come nei migliori centri commerciali, c’era solo il nulla”. “Per motivare il coinvolgimento dell’assessore ai lavori pubblici la trovata della copertura del ponte nuovo, che copertura non era, solo un susseguirsi di dehors di dubbio gusto, già, al tempo, criticatissima, da parte di uno degli attuali alleati per la rielezione del sindaco. All’epoca, non furono poche le critiche per un progetto fra il fantasioso e l’assurdo; il popolo, disarmato, attendeva, comunque, gli esiti di questa farneticante strategia che alcuni definirono narcotizzante per la città. Anche uno dei comitati cittadini, notoriamente vicino all’amministrazione, non fu tenero per le scelte presentate; da ‘Ragusa al Centro’ scrissero che non era mettendo un vestitino nuovo alla via che aveva subito un processo di ringiovanimento, si può sperare che torni adolescente. E di lì tutta una serie di suggerimenti per far rivivere quella che era la via principale della città e, possibilmente, anche le vie adiacenti, parti essenziali, apparati periferici della totalità del centro storico”.
“Scrisse, allora, il presidente del comitato cittadino ‘Ragusa al Centro’ che non emergevano elementi attrattivi per la residenzialità e il commercio, sembra solo che la città sia pervasa solo da una trance progettuale inarrestabile, ma per attuare i progetti ci vogliono anni e la città e i cittadini non sono disposti ad aspettare ulteriormente. I cittadini si chiedevano se queste soluzioni non fossero state risolutive, i comitati definirono la fase di allora, dell’amministrazione, come ipnotica, le soluzioni del tutto marginali, si disse: “La città si attendeva molto di più dal sindaco del cambiamento, finora ci sono stati solo tentativi di cambiamento, non era quello che voleva la gente”. “Ma al peggio non c’è mai fondo; allora si criticarono le scelte, anzitempo e senza verificarne gli effetti, oggi dopo oltre dodici mesi dai roboanti annunci in conferenza stampa, del progetto di rivitalizzazione e riqualificazione di via Roma non c’è nulla. Vorranno i cittadini rinnovare fiducia a questo sindaco, come hanno già fatto gli alleati che al tempo ne criticavano le scelte? E, comunque, dove è finito il progetto per via Roma?”.