Il Teatro Garibaldi di Modica porta sul palco, mercoledì 5 e giovedì 6 aprile alle ore 21.00, lo spettacolo di prosa “In nome della madre” di Erri De Luca, con la bravissima Galatea Ranzi e la regia di Gianluca Barbadori. La speranza e la rinascita, sentimenti centrali di questo periodo pasquale, si rafforzano incontrando le parole del testo di De Luca, che narra del mistero della gravidanza di Miriàm/Maria, la madre di Ieshu/Gesù, e rivelandosi così un’esperienza molto commovente e riflessiva per credenti e laici. “In nome della madre” è la storia, narrata in prima persona, di Miriàm, una ragazza della Galilea che ha la visione di un angelo che le annuncia che avrà un figlio e le profetizza per lui un destino di grandezza. La scoperta della gravidanza, i timori, le aspettative e la notizia da dare a Iosef, il suo promesso sposo, Miriàm è consapevole dei pericoli, del rischio di essere lapidata, e si rivolge al suo promesso in assoluta buona fede, rivendicando il mistero della sua gestazione. Anche Iosef, rassicurato da un sogno premonitore, sfida le leggi del tempo ed i benpensanti di Nazaret, e come già deciso, si sposa con Miriàm.
Il censimento organizzato dai romani, il difficile viaggio, le sfide, l’imminente parto: il pubblico accompagnerà Miriàm durante il suo racconto di madre attraverso luoghi e parole, la sua umanità, sentimenti ed emozioni, ed il mistero della nascita farà riflettere sul significato più profondo della vita. Galatea Ranzi, interpretando la figura di Miriàm/Maria, donna ormai adulta che ha accettato con consapevolezza il destino di suo figlio, riesce a infondere grazia e profondità al personaggio. Miriàm racconterà la sua storia, le sue esperienze personali, facendo entrare il pubblico nella sua vita interiore, un incontro intimo di condivisione, diretta e schietta, di un messaggio di amore, coraggio e speranza, per un testo pieno di Grazia, che commuove e fa riflettere credenti e laici. De Luca, con la sua scrittura semplice e poetica, partendo da una ricerca storica che spazia dal Talmud agli storici romani, fornisce al testo uno sfondo credibile, ed il risultato è un’opera che riesce a coniugare fede e ragione, suscitando emozioni e interrogativi. Ma non è un’urgenza storiografica, quello che muove De Luca, piuttosto, è il desiderio di raccontare «qualcosa che non c’è», una versione laica e poetica della nascita di Gesù.
“Presentiamo al nostro pubblico uno spettacolo intenso e commovente – commenta Tonino Cannata, il sovrintendente della Fondazione Teatro Garibaldi – Il periodo pasquale è il momento ideale per portare in scena una storia che parla del mistero della nascita di Gesù, ma anche dei sentimenti universali della maternità. Siamo sicuri che il pubblico rimarrà affascinato da questa splendida opera”. “In nome della madre” di Erri De Luca, con Galatea Ranzi, regia di Gianluca Barbadori, costume Lia Francesca Morandini, produzione Teatro Biondo Palermo in collaborazione con soc. coop. Ponte tra Culture / AMAT – Associazione Marchigiana Attività Teatrali, con il patrocinio di Regione Marche, andrà in scena al Teatro Garibaldi mercoledì 5 e giovedì 6 aprile alle ore 21.00.