ROMA (ITALPRESS) – «Abbiamo appena capito quanto è stato pericoloso affidarci alle fonti fossili russe, non possiamo fare lo stesso con la Cina sulle terre rare e i minerali preziosi. In questi anni Pechino ha seguito una politica espansionistica con acquisizioni di giacimenti, specie in Africa e concentrando poi la lavorazione in patria».Lo dice a “Repubblica” Adolfo Urso, il ministro delle Imprese e del Made in Italy,
“In questi anni Pechino ha seguito una politica espansionistica con acquisizioni di giacimenti” e “gli Stati Uniti hanno messo sul piatto con vari provvedimenti oltre 1.850 miliardi per rispondere alla Cina”, premette Urso. Per fare lo stesso, l’Unione europea deve “accelerare sul Fondo sovrano europeo: può essere la chiave per fare acquisizione di giacimenti fuori dell’Ue in ottica di differenziazione delle forniture, e può finanziare i progetti di riconversione digitale e green per le imprese europee”. Rispetto a quanto sta facendo l’Italia, Urso afferma che “è stato aperto un tavolo sulle materie prime critiche e dalle prime stime in Italia ci sono 15 dei 34 elementi. Ma il potenziale è ancora più alto”.
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