“Sono 48 ore che vengo bersagliato da attacchi anche personali da parte di quasi tutti i dirigenti di Italia viva. Il punto per noi è politico: Renzi si rifiuta di prendere l’impegno di sciogliere Italia viva quando nascerà il nuovo partito e sta bloccando ogni passo avanti sulla strada del partito unico. E questo è un problema: se da due partiti non nasce un partito ma ne nascono tre significa semplicemente che vuoi tenerti le mani libere”. Così il leader di Azione, Carlo Calenda, in un’intervista al Corriere della Sera. Poi, spiega che “oggi nel Comitato politico del Terzo polo non c’è nessuno che può prendere impegni per Italia viva. Anche il gruppo che doveva studiare le regole del congresso non riesce più a riunirsi perché da Italia viva non danno disponibilità. Quindi Renzi deve fare chiarezza”. Per fare chiarezza secondo Calenda serve “intanto rispondere al documento che gli ho mandato da settimane per preparare il processo che porterà al partito unico e poi dicendo con chiarezza se è disponibile a sciogliere Italia viva, perché se non è disponibile non nasce nessun partito”. Sulle prossime mosse di Renzi dice: “Ho l’impressione che lui voglia bloccare tutto fino alle Europee ritardando ogni decisione e poi si vedrà in attesa della prossima mossa del cavallo”. Comunque, chiosa Calenda, “in tutta franchezza non metto il futuro del partito nelle mani di quello che sarà in quel momento l’umore di Renzi. In ogni caso Azione andrà avanti a costruire la casa dei riformisti, dei liberaldemocratici e dei popolari con chi vorrà lavorare seriamente a questo progetto”.
(ITALPRESS).
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