Confronto negli studi di InSiciliaTv, moderato dal giornalista, Angelo Di Natale, fra il candidato sindaco del centrodestra, Giovanni Cultrera, e il primo cittadino uscente, Giuseppe Cassì. Un confronto sereno ma deciso e concreto nei toni, nei contenuti e nelle parole di Cultrera e che è servito all’esponente ragusano del centrodestra, per rimarcare alcuni concetti cardine della sua idea della città per i prossimi 10 anni. Giovanni Cultrera, ha più volte sottolineato la necessità che Ragusa torni ad essere quella Città che era qualche anno fa: un esempio per tutto il Paese, dove il tasso di disoccupazione era fra i più bassi in Italia, al pari di quello dell’Emilia Romagna; dove la ricchezza ed il benessere erano ai livelli del Triveneto. E’ quella la Ragusa che Giovanni Cultrera immagina per i prossimi 10 anni e su cui sta lavorando sia nella stesura del programma che nella sua attuazione
Giovanni Cultrera: “La Ragusa che viviamo oggi, non è quella Città viva, dinamica, effervescente, allegra che era. Una città involuta che ha bisogno di un nuovo slancio per tornare ad essere un polo di attrazione. E’ questo il motivo per cui mi sono candidato a Sindaco. Perché Ragusa torni ad essere la Città bella e dove c’era benessere generalizzato e diffuso. Una città che non è più. E’ il mio primo obiettivo. Una città la cui rivitalizzazione parte dal centro storico, abbandonato e desolato. Agevoliamo il ripopolamento del centro; diamo la possibilità a chi vuole, di demolire e ricostruire; esentiamo dai tributi locali chi vuole tornare a vivere in centro. Bisogna agire non parlare o proclamare, promettere e poi non mantenere. Un Sindaco deve avere determinazione, convinzione, assumersi le sue responsabilità; come ad esempio si deve fare, sui ritardi nella consegna dei lavori del teatro, prevista ad Agosto 2022, ancora fermi… e siamo ad Aprile 2023! E’ di fronte a casi come questi -e quello citato non è il solo- che un Sindaco non può e non deve rimanere inerte”.
Nella mattinata di ieri, Giovanni Cultrera, con il senatore di Fratelli d’Italia, Salvo Sallemi, è stato in visita al Museo Civico ‘L’Italia in Africa’, ammirando l’eccellente lavoro di Mario Nobile, nella raccolta di cimeli e testimonianze. Una struttura che data 14 anni, unica nel suo genere in Italia. Giovanni Cultrera: “Un’eccellenza di Ragusa; le sale Somalia, Eritrea, Etiopia, Libia, sono un insieme di documenti, oggetti, fotografie, divise, uniformi, tavole, bandiere, effigi, giornali che raccontano anni che vanno da fine ‘800 a metà del ‘900 e che tracciano il Paese in una sua fase poco conosciuta. Quattro sale a cui è stato dato nome delle ‘colonie’, arredate in modo sapiente e che rappresentano un gioiellino di ricerca e di strutturazione ed una ‘offerta turistica’ da valorizzare per la sua unicità. Il lavoro fatto da Mario Nobile, merita tutta l’attenzione possibile e io mi spenderò per dare risalto e visibilità a questo ‘pezzo’ della cultura ragusana che è un museo unico e difficilmente replicabile”.