Cos’è un accumulatore seriale? Un accumulatore seriale è una persona che ha la tendenza compulsiva a conservare una grande quantità di oggetti, anche inutili o danneggiati, senza riuscire a disfarsene. Questo comportamento può causare problemi di spazio, igiene e sicurezza, oltre che interferire con la vita sociale e familiare dell’accumulatore. Si tratta di un disturbo psichiatrico riconosciuto dal DSM-5, il manuale diagnostico dei disturbi mentali, che colpisce circa il 2-5% della popolazione.
Quali sono le cause e i sintomi del disturbo da accumulo
Le cause del disturbo da accumulo non sono ancora del tutto chiare, ma si ipotizza che possano essere legate a fattori genetici, ambientali, neurobiologici o psicologici. Tra questi ultimi, si possono citare traumi infantili, perdite affettive, bassa autostima, ansia, depressione o disturbi ossessivo-compulsivi. I sintomi del disturbo da accumulo si manifestano con una difficoltà a scartare o donare gli oggetti accumulati, anche se non hanno alcun valore o utilità. L’accumulatore prova un forte attaccamento emotivo verso gli oggetti, che considera come una parte di sé o come una fonte di sicurezza. Inoltre, ha una percezione distorta della realtà, non riconoscendo il problema e negando le conseguenze negative del suo comportamento.
Come si può aiutare un accumulatore seriale
Aiutare un accumulatore seriale non è facile, perché spesso si tratta di persone schive, isolate e resistenti al cambiamento. Tuttavia, è possibile intervenire con alcuni accorgimenti:
- – Informarsi sul disturbo e sulle sue caratteristiche, per capire meglio la situazione e le motivazioni dell’accumulatore.
- – Comprendere il punto di vista dell’accumulatore, senza giudicarlo o criticarlo, ma mostrandogli empatia e rispetto.
- – Non forzare l’accumulatore a disfarsi degli oggetti contro la sua volontà, ma coinvolgerlo gradualmente in un processo di selezione e organizzazione degli stessi.
- – Sostenere l’accumulatore nel migliorare la sua qualità di vita, incoraggiandolo a curare la sua igiene personale, la sua salute fisica e mentale e le sue relazioni sociali.
- – Ricorrere a un aiuto professionale, se necessario, rivolgendosi a uno psicologo o a uno psichiatra specializzato nel trattamento del disturbo da accumulo.
- – Collaborare con altre persone coinvolte nella situazione, come familiari, amici, vicini o autorità competenti, per creare una rete di supporto all’accumulatore.
- – Mantenere un atteggiamento positivo e paziente, senza aspettarsi risultati immediati o definitivi, ma celebrando ogni piccolo progresso.