Nel variegato mondo dell’esecutivo di Palazzo Bruno a Ispica, si rimpasta e spuntano in governo personaggi che una volta stavano dall’altra parte. E, a sostegno, anche chi ondivaga fra uno schieramento e l’altro. Nel frattempo il sindaco, Innocenzo Leontini, pensa alla Provincia?
L’hanno vergata quattro dell’opposizione, fra cui l’ex sindaco Pierenzo Muraglie. Ma l’hanno fatta -la nota implicitamente citata di cui sopra- in un periodo in cui la Pasqua e i suoi riti, governavano Ispica e non solo Ispica. E, dunque, questo documento, ha vissuto un ‘sotto traccia’ che non meritava per i suoi contenuti. Il riferimento è alla nota delle opposizioni di Palazzo Bruno, firmata da quattro consiglieri e con mirino puntato sul rimpasto governativo di Innocenzo Leontini. Quello che è venuto fuori dopo il terremoto provocato dal bye bye di Lucia Franzò, che ha sbattuto la porta in faccia a maleducazione istituzionale e non solo, dopo avere subito atteggiamenti che definire ‘censurabili’ (non tanto e non solo politicamente e amministrativamente quanto umanamente) appare anche eufemistico.
Un documento caustico e sarcastico il giusto ma preciso e puntuale quello di Pierenzo Muraglie, Carmelo Oddo, Angelina Sudano e Giovanni Muraglie, che comincia con la descrizione della “giunta comunale” ispicese, ricomposta dopo la nomina di Tonino Cafisi in seno alla compagine di governo, in nome e per conto di Fratelli d’Italia. “Ci ha sbalordito e lasciato attoniti il trasporto emotivo messo in campo in più momenti da quest’ultimo (durante la seduta d’aula in consiglio, ndr) nel sostenere un progetto politico che, in passato, non ha mai condiviso ed anzi strenuamente avversato”. Questo il ‘chiaro di luna’ che saluta il resto della nota delle opposizioni, con dedica continua a Cafisi e non solo. A proposito del neo assessore, quelli che si oppongono a Innocenzo Leontini ed al suo governo, scrivono di lui così: “Candidato a sostegno di un altro candidato sindaco e da sempre rappresentativo di un’altra parte politica, alternativa ed opposta a quella oggi scelta, Cafisi ha giurato fedeltà all’attuale amministrazione comunale rinnegando il suo passato e la sua militanza in partiti e forze civiche di ispirazione progressista, riformista e collocati nell’area di centrosinistra; ha replicato osservazioni sollevate dal nostro gruppo sulla coerenza della sua nomina, ribattendo con scarso senso istituzionale”.
Ma non è solo Cafisi nei pensieri dei quattro. Ne hanno anche per Mary Ignaccolo, quella che è stata assessore con Piero Rustico in un esecutivo di centrodestra, poi assessore con Pierenzo Muraglie nel governo di centrosinistra, quindi candidata di Fratelli d’Italia alle Regionali scorse e adesso espressione della maggioranza di governo cittadino ma dopo essere stata eletta in consiglio comunale nelle liste dell’opposizione a Leontini, sostenendo il suo avversario, Pierenzo Muraglie e dopo essere stata vertice di Italia Viva a Ispica e non solo. “Nessuna sorpresa sul cambio di schieramento e di parte politica, bensì una facile conferma su quanto messo in conto all’indomani delle amministrative”, scrivono i quattro. Cui non difetta il sarcasmo quando, a proposito della girovaga politica, scrivono di auspicarsi “che il suo lungo peregrinare sia giunto al capolinea, che abbia ritrovato casa e che non sia pronta a cambiare nuovamente domicilio laddove si formerà una nuova maggioranza”. Decisamente delicatissimi
Il fatto è che nonostante Cafisi, nonostante Ignaccolo, nonostante Fratelli d’Italia, Innocenzo Leontini, perdendo Lucia Franzò, ha perso un assessore bravo ed efficace e perdendo Rinascita Ispicese, ha persi numeri in Consiglio, provata dal fatto che sono state proprio le opposizioni, nella seduta di inizio mese, a garantire il numero legale e l’approvazione di un punto importante per “la città, i suoi bisogni ed i lavoratori”. Voci dicono che Leontini vorrebbe presto salutare Palazzo Bruno e puntare i fari verso viale del Fante, palazzo della Provincia Regionale o Libero consorzio che dir si voglia, provando ad essere il candidato del centrodestra per la presidenza dell’ente, una volta lanciate le elezioni a suffragio universale per il governo provinciale. Considerato l’incerto futuro del governo di Ispica, non sarebbe malaccio come idea…(di Adrien25)