L’Associazione Area Iblea Peppe Marino e Ragusa in Movimento criticano l’amministrazione comunale. Critiche dalla coalizione riformista e progressista che si raccoglie intanto al candidato sindaco Riccardo Schininà, come riferivamo ieri, ma anche dalle forze di centro destra coalizzate intorno al candidato Giovanni Cultrera. Insomma un fuoco concentrico da varie parti che ha come unico obiettivo il sindaco uscente Peppe Cassì. Su questo fronte un attacco frontale al sindaco e all’assessore alla pubblica istruzione viene da Ragusa in movimento e dall’associazione Area Iblea Peppe Marino sullo stato di abbandono in cui verserebbe il plesso scolastico Ecce Homo. Così spiega dettagliatamente la nota delle due associazioni del centro destra. “Che fine ha fatto la scuola del plesso Ecce Homo? Abbandonata a se stessa. Il sindaco e l’assessore, in tutti questi anni di amministrazione, non hanno neanche posto sotto attenzione la problematica sicurezza né la questione dell’ascensore. Due mesi fa, funzionari del Comune hanno bloccato l’accesso dalla rampa di scala, ingresso principale via Ecce Homo, per infiltrazioni di acqua e pericolo crollo. Ma nonostante i vari moniti all’amministrazione in questi anni avanzati dall’associazione Area Iblea Peppe Marino e da Ragusa in Movimento, nessuno, né sindaco, né l’assessore, né gli attuali consiglieri comunali, si sono interessati del plesso di cui stiamo parlando”.
E’ quanto denuncia l’associazione Area Iblea “Peppe Marino” con Ragusa in Movimento. La scuola ubicata in via Ecce Homo, plesso del Comprensivo “Vann’Antò”, è composta da tre piani e è ancora senza ascensore. Ad aggravare la situazione c’è pure una scala antincendio tutta arrugginita per non parlare dell’intera struttura carente di misure di sicurezza. “Eppure, l’assessore e il sindaco, in questi anni, sono stati alla Vann’Antò per momenti di rappresentanza delle varie manifestazioni per rendere visibile la loro presenza istituzionale e conoscono bene la realtà del plesso che vede per la maggior parte la presenza di alunni stranieri: questo per una scuola inclusiva. E’ così che accogliamo gli stranieri – si chiede ancora l’associazione Area Iblea “Peppe Marino” con Ragusa in Movimento – in una struttura fatiscente, che ha bisogno di attenzioni dal punto di vista strutturale. Una grave carenza che pregiudica l’accesso e la libertà di movimento ai disabili”.
Nella struttura esiste solo una scala antincendio che ovviamente non può sopperire alla grave situazione discriminatoria in un luogo come la scuola che deve essere accessibile a tutti. “Come mai il Comune non ha posto attenzione a una cosa così grave? – si chiede ancora l’associazione Area iblea “Peppe Marino” – l’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Ragusa queste problematiche le conosce, e infatti in tutte le altre scuole pubbliche esistono gli ascensori. Come mai in questo plesso, che insiste in un quartiere con tanti alunni, ad oggi non è stato previsto un ascensore e all’ingresso principale non esiste neppure una rampa?”. L’appello è accorato a fronte di leggi e disposizioni che dovrebbero mettere a posto queste situazioni. La legge n. 13 per l’abbattimento delle barriere architettoniche a Ragusa ancora non è ancora stata recepita, eppure è del lontano 1989, oltre 30 anni fa. Il diritto a una piena accessibilità agli edifici scolastici da parte degli alunni con disabilità motoria o sensoriale è un diritto tutelato in Italia da diverse norme che, negli anni, hanno tentato di dare una soluzione al problema del superamento e/o abbattimento delle barriere architettoniche.
Su questa materia è presente oggi una fitta disciplina normativa (Dm 236/1989, L. 13/1989, L. 104/1992 e Dpr 503/1996, fino al Dpr 380/2001) che, nel suo complesso, stabilisce che tutti gli edifici esistenti, pubblici o aperti al pubblico e residenziali, sono soggetti all’applicazione di precise direttive in materia di abbattimento barriere architettoniche. Per l’edilizia scolastica, in particolare, il riferimento normativo è invece individuabile nella Legge 118/1971 che, con l’art. 28, pone l’obbligo di rendere accessibile l’edificio scolastico, in modo da poter così garantire la frequenza scolastica a tutti. L’obbligo. Ed è questo che l’associazione Area Iblea “Peppe Marino” con Ragusa in Movimento vuole ricordare al sindaco affinché attenzioni la problematica e trovi la soluzione per realizzare un ascensore per la scuola ubicata in via Ecce Homo. E tutto ciò in tempi celeri”. (da.di.)