ROMA (ITALPRESS) – Cristiano Ficco sale sul terzo gradino del podio agli Europei di pesistica olimpica di Yerevan (Armenia) nella categoria fino a 96 kg. Con queste due medaglie si chiude la più ricca delle spedizioni azzurre nella storia della pesistica olimpica italiana: 16 medaglie, di cui 5 ori, 7 argenti e 4 bronzi, 1 titolo continentale e 6 medaglie nel totale. Quattro atleti per tre medaglie. Questa la situazione dello strappo, in cui sono l’azzurro Ficco, i due armeni Hovhannisyan e Aghanyan e il turco Kurnaz a salire in pedana per ultimi, tutti desiderosi di conquistare il podio. Purtroppo però sia Cristiano Ficco, sia Aghanyan, si fermano alla prima alzata, entrambi a 165, anche se è quest’ultimo ad averla effettuata per primo. Vanno avanti invece l’altro armeno, Hovhannisyan e il turco Kurnaz, entrambi con un trittico di alzate valide, anche se è il padrone di casa a fare lo scatto finale con 172 kg, che gli consentono di conquistare l’oro. Nello slancio il turco Kurnaz si tira fuori dal podio finale, terminando la sua gara tra i primi, con ‘solì 191 kg. Al rush finale per il podio restano solo dunque Ficco e i due armeni. La gara si complica per l’azzurro che in prima prova di specialità accusa un risentimento alla schiena, che lo porta a sbagliare i 198, per ben due volte. Il classe 2001 però non vuole lasciare nulla di intentato e torna nuovamente in pedana per incastrare la misura: questa volta il bilanciere sale, con quei 198 che gli regalano il bronzo di specialità e quello di totale con 363 kg. Oro e argento vanno ai due armeni, Hovhannisian con 377 e Aghanyan con 364. “Purtroppo durante il riscaldamento dello slancio ho avuto un risentimento alla schiena – dice Ficco a fine gara – ma volevo assolutamente portare a termine la prova in maniera positiva, non potevo buttarla via e mi sono andato a prendere l’alzata a 198 con le unghie e con i denti. Mi dispiace moltissimo non essermi potuto esprimere secondo le mie capacità e possibilità, c’è un pò di rammarico. E’ stato comunque fantastico essere su quella pedana circondato da un pubblico così caldo”.
– Foto Ufficio Stampa Fipe –
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