Ultima seduta del consiglio comunale di Ragusa, mercoledì scorso 26 aprile, in attesa della prossima scadenza elettorale, giusto tra un mese, per l’elezione del nuovo sindaco ed il rinnovo dell’assise cittadina. Seduta che ha visto l’approvazione dei punti all’ordine del giorno tra cui in particolare il rendiconto di gestione 2022 ma che è stata caratterizzata da un vero e proprio ribaltone politico perché a fronte della perdita di vari consiglieri di ex maggioranza traslati sui banchi dell’opposizione a Cassì, invece a sostegno di quest’ultimo sono accorsi consiglieri che fino all’altro ieri ne erano oppositori ed avversari, e parliamo di Mario D’Asta, Giovanni Gurrieri, Maria Malfa e Gianni Iurato. Ma così evidentemente vuole la politica, non sappiamo se con la P maiuscola o, forse, molto minuscola. E dopo il risultato ottenuto nell’ultimo consiglio, il sindaco uscente ha diffuso una soddisfatta nota stampa, affidata non all’organo ufficiale di comunicazione del Comune ma a quello del gruppo che sostiene la sua ricandidatura. In essa si legge “con l’approvazione del rendiconto di gestione 2022 si è conclusa l’attività consiliare in vista del voto amministrativo di fine maggio. Un consiglio comunale molto produttivo, che negli ultimi cinque anni non si è mai fermato, superando anche le criticità della pandemia, e che in 157 sedute ha prodotto ben 440 atti.
L’ho detto all’inizio del mio mandato istituzionale, l’ho ripetuto nel giorno dell’ultimo consiglio comunale. Considero l’Aula consiliare la sede più appropriata nella quale confrontarsi e discutere degli atti necessari alla città, nella quale i consiglieri eletti possono rappresentare le istanze provenienti dal popolo. Per questo motivo ho cercato di non mancare mai alle sedute e, le poche volte che sono stato assente, è successo perché ero fuori Ragusa per motivi istituzionali”. Questa la premessa. Quindi Peppe Cassì prosegue “l’approvazione del bilancio consuntivo nei termini di legge è l’ennesima dimostrazione di una Amministrazione efficace, funzionante e reattiva. In questa fase cosi delicata avremmo potuto pensare ad altro ed invece, ancora una volta, abbiamo pensato agli interessi della comunità, dedicandoci ad uno strumento finanziario che servirà certamente a chi arriverà dopo le elezioni cittadine per rimettere in moto la macchina amministrativa e ripartire di slancio. Volevamo amministrare fino all’ultimo giorno del mandato istituzionale. Lo stiamo facendo. Non è stato sempre facile, abbiamo avuto di fronte bivi complicati, abbiamo dovuto affrontare scelte difficili e maggioranze non sempre mantenute con gli stessi consiglieri. Non ci siamo mai fermati e questa Aula non ha fatto mancare il necessario supporto, nell’interesse di Ragusa. Dobbiamo essere tutti fieri ed orgogliosi perché abbiamo contribuito a migliorare la qualità amministrativa dell’ente e, di conseguenza, la qualità della vita in questa splendida città”.
E per tutta risposta a tale dichiarazione giunge una nota stampa del consigliere comunale Carmelo Anzaldo, ex fedelissimo di Cassì con cui ha rotto clamorosamente poco tempo fa e transitato in Fratelli d’Italia con cui è ricandidato. Ecco come Anzaldo giudica l’ultima seduta della consiliatura. “Il rendiconto di gestione 2022 è passato grazie ai voti dell’ex opposizione. Uno spettacolo a dir poco squalificante, che ci fa comprendere come si cerchi di fare di tutto pur di rimanere in sella. Dispiace che sia finita così dopo cinque anni. E, comprendiamo anche, che la politica è mutevole. Ma avere incassato il sì allo strumento finanziario con i voti di D’Asta, Gurrieri, Iurato e Malfa, cioè alcuni tra i più accaniti sostenitori, ci deve fare riflettere, e molto, sull’esercizio della coerenza”. Quindi Carmelo Anzaldo, afferma di avere “rinunciato con piacere, ieri sera, ad assistere a uno spettacolo che, giustamente, è stato definitivo svenevole. Dopo avere smembrato la sua ex maggioranza, il sindaco Cassì ha cercato sponda tra chi lo aveva avversato di più in questi lunghi cinque anni. Non so che cosa ne abbia capito la città ma ritengo sia complicato avere a che fare con tutti questi giochetti della politica che ci disarmano e ci fanno rimanere a bocca aperta. Null’altro da aggiungere se non che, per Ragusa e per il suo futuro politico, è stata una occasione perduta”. (daniele distefano)