Riguardano entrambi il quartiere barocco storico di Ragusa Ibla le segnalazioni che provengono questa settimana dal Comibleo e dal capogruppo consiliare del Pd Mario Chiavola. Il comitato spontaneo di volontariato ibleo torna ad insistere su una questione che, pur tra molte altre criticità del quartiere antico di cui si fa carico, rappresenta uno dei suoi cavalli di battaglia, ovvero i lavori infiniti all’ex Convento destinato a diventare il secondo polo museale della città intera. Leggiamo nella nota diffusa da Comibleo “sono trascorse circa tre settimane da quando il soprintendente di Ragusa, Antonino De Marco, ha dichiarato che ci si sta adoperando per fare in modo che l’ex convento di Ibla, bloccato ormai da anni, possa finalmente vedere la luce nel senso di avere la garanzia che i lavori ripartano. Purtroppo, però, il tempo passa e di notizie positive non se ne hanno. Una cosa ci chiediamo: ma la politica, esattamente, in tutto questo, quale ruolo svolge?
Possibile che non esista un deputato regionale della nostra area che sia in grado di prendersi a cuore davvero la situazione, di battere i pugni sul tavolo a Palermo e di trovare una soluzione che aggradi tutti per riuscire, finalmente, a riavviare l’opera? Ci sembra una vicenda assurda, ancor più perché la stessa, ormai, va avanti, tra pochi alti e molti bassi, da decenni”. Pertanto il comitato spontaneo di residenti della città antica di Ragusa lancia un ulteriore appello affinché possa essere trovata una soluzione in tempi rapidi. “Non ci interessa lanciare accuse, sarà il tempo a stabilire chi ha fatto bene e chi ha fatto male in questa vicenda, in questa fase è necessario che si possa fare affidamento a tutte le risorse a nostra disposizione per arrivare al dunque. E’ indispensabile che i lavori all’ex convento possano ripartire prima dell’estate. Altrimenti sarà stato tutto fiato sprecato e le belle parole utilizzate sul rilancio di Ibla si disperderanno nel vento. Capiamo tutti i problemi che ci sono stati, meno il fatto che, ancora oggi, a distanza di anni, non si sia riuscita a individuare una soluzione valida. Perché mai?”. Ed intanto anche il capogruppo consiliare di Ragusa del Partito Democratico, Mario Chiavola, rivolge la propria attenzione ancora una volta sul quartiere barocco e nella fattispecie su quello che definisce “l’incuria in cui versa la bambinopoli del Giardino ibleo lasciata nel degrado”.
Afferma Chiavola “l’incuria della bambinopoli del Giardino ibleo, purtroppo, si tocca con mano. Domenica scorsa, com’è giusto che sia, le famiglie si sono ritrovate in questo luogo di svago per fare trascorrere qualche momento spensierato ai propri bambini. E, però, basta fare un sopralluogo per rendersi conto del degrado e della pericolosità esistenti”. L’esponente consiliare dem elenca quindi le criticità “l’altalena, ad esempio, è interdetta. La stessa, però, è assolutamente lasciata in una situazione di pericolo. Basterebbe soltanto che i ragazzi più grandi togliessero le catene avvolte attorno per renderla un disagio persistente. Quella catena, secondo noi, non può stare così: andrebbe rimossa e risistemata ex novo. Non parliamo dello stato complessivo dei giochini e dei tappeti che dovrebbero attutire eventuali urti. Sono tutti da rimettere in sesto. Il dondolo, dopo ben due anni di attesa, non è ancora stato risistemato. Eppure, a quel che mi dicono, i residenti hanno segnalato tutto ciò che non va. Si tratterebbe di normale attenzione, non ci vogliono chissà quali grandi doti per fare il sindaco amministrando una città in maniera ordinaria, attraverso la cosiddetta normale amministrazione. Ma è proprio questo quello che non ha saputo fare l’attuale Giunta municipale.
E le cattive condizioni in cui versa l’area giochi del Giardino ibleo rappresentano, in proposito, uno degli esempi più lampanti”. Insomma, le parole di Comibleo e di Mario Chiavola, esponente dell’opposizione consiliare, sottolineano sia un grande problema sia una criticità di vivibilità quotidiana che speriamo possano essere tenute in debito conto, ciascuna nel proprio diverso gradino di priorità, da chi dovesse risultare vincitore nella corsa alla poltrona di primo cittadino alle prossime elezioni di fine maggio. (da.di.)