Un nuovo blocco di terapia Intensiva si sta costruendo all’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa. A darne notizia è il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì. “Ieri ho preso parte a un confronto dedicato a persone con fragilità e alla nostra sanità; un ambito, quest’ultimo, molto sensibile ed oggetto inevitabilmente della campagna elettorale. Credo sia opportuno allora dare alcune notizie, affinché non si continui a sminuire il lavoro di decine di operatori sanitari che, nelle inevitabili difficoltà della sanità pubblica, lavorano con innegabile impegno. A più riprese, insieme al Commissario Straordinario Fabrizio Russo ed al Direttore Sanitario, – spiega Cassì -ho effettuato sopralluoghi all’Ospedale Giovanni Paolo II dove, come vedete in foto, si sta già costruendo un nuovo blocco di Terapia Intensiva.
Come invocato da tutti gli operatori, e in primo luogo dal nostro Luigi Rabito all’epoca del progetto primario in tempi di Covid, con il nuovo blocco e la riorganizzazione del reparto i posti di Terapia intensiva passeranno da 8 a 22, con una struttura modulabile in base al livello di emergenza o, facendo tutti gli scongiuri del caso, nell’eventualità di nuova pandemia. Sarà connesso a Radiologia e a Pronto soccorso, con cui “condividerà” una tac, venendo così a creare un sistema unico di gestione dell’emergenza. Al tempo stesso il Commissario Russo, da poco insediato ai vertici della nostra Azienda Sanitaria, sta introducendo il servizio della Stroke Unit nell’Ospedale di Ragusa dando esecuzione ad una sentenza del TAR. Dedicata all’ictus in fase iperacuta, sarà composta da almeno tre medici neurologi e avrà quattro posti letto. Dopo la riattivazione di Pediatria, un altro importante reintegro per la sanità ragusana.
Infine ho avuto modo di visitare la nascente Unità Farmaci Antiblastici (Ufa): si tratta di una “camera bianca” ad atmosfera controllata, ossia un ambiente totalmente sterile e protetto, in cui giornalmente vengono preparati in tutta sicurezza i chemioterapici antiblastici e tutte le preparazioni centralizzate in farmacia ospedaliera. Una eccellenza regionale, una struttura in grado di garantire nel contempo una maggior sicurezza per i pazienti e per gli operatori.” (notizia commerciale)