Il sindaco di Ragusa Peppe Cassì replica alla “farneticante teoria del complotto” del principe Emanuele Filiberto. “Ma come si permette, il principe Emanuele Filiberto, – afferma Cassì -a infangare una comunità intera pur di non accettare il netto verdetto del campo? Le accuse che senza alcuna prova sbandiera, forse alla ricerca di una visibilità che nemmeno i reality show gli hanno assicurato, sono gravi e intollerabili. Nel suo lungo comunicato, su cui campeggia lo stemma reale e nemmeno quello della società sportiva, a conferma di un tentativo di personale esibizionismo, Sua Altezza Reale dà per acclarata la sua farneticante teoria del complotto.
Ben venga ogni accertamento sulla vicenda (le prime prove già smentiscono categoricamente il principe) ma lasciatemi esprimere un concetto. Anni di attività sportiva mi hanno insegnato che la sconfitta è parte integrante del gioco, ciò che cambia è come la si vive: nella sconfitta un vincente trova esperienza, un perdente cerca una scusa. Ragusa è una città onesta e perbene, venga pure il principe Emanuele Filiberto a visitarla e, su questo, troverà tutte le prove che cerca”. (notizia commerciale)