Il comitato per la realizzazione della Ragusa-Catania ha partecipato alla conferenza di apertura dei lavori della Ragusa-Catania organizzata da Anas, a Catania il 22 maggio scorso, con la partecipazione del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. L’occasione è stata utile per ribadire ancora una volta la strategicità della costruenda strada Ragusa-Catania che, con il rilancio della fattibilità del ponte sullo Stretto di Messina, viene considerata uno degli anelli fondamentali del sistema intermodale regionale siciliano. La presentazione della infrastruttura che unirà due importanti capoluoghi di provincia è stata utile per incontrare tanti soggetti e personalità nuovi e storici che in questi anni abbiamo contattato, sollecitato e collaborato per arrivare al traguardo dell’inizio dei lavori: sindaci, parlamentari, rappresentanti istituzionali e delle forze dell’ordine, dirigenti e funzionari pubblici/privati che nelle loro competenze hanno svolto un ruolo costruttivo e decisivo nelle fasi dell’iter progettuale.
Il ministro Salvini ha affermato che ingenti investimenti infrastrutturali sono in corso e ve ne saranno di nuovi per dare attuazione al corridoio Ten-T Berlino-Malta. Infatti, tutta la Sicilia, e non solo i principali snodi di Palermo, Catania e Messina, potrà così contare su una mobilità adeguata alle esigenze imposte dalla strategia europea delle dorsali stradali che vede la Sicilia come porta europea sul Mediterraneo. E la Ragusa-Catania sarà vitale per abbattere l’inefficienza logistica siciliana, in particolare del Sud-Est, e contribuire al superamento di quel triste primato che vede l’isola come una delle regioni più destrutturate dell’Ue e, anche per questo, fra le più povere. L’incontro, poi, è stata un’occasione colta dal comitato per avere direttamente contatti con alcune imprese, proprietà e manager a cui sono stati affidati i lavori, nonché con i dirigenti Anas che si occuperanno, secondo le competenze della stazione appaltante, delle verifiche e dei controlli sullo stato di avanzamento dei cantieri.
Da metà marzo con l’affidamento generale è iniziata la scommessa di rispettare il cronoprogramma fino all’ultimazione e, sia pure nella complessità, senza gravi intoppi. Saranno mesi difficili per la viabilità che verrà comunque garantita così come previsto nel progetto esecutivo e come garantito da parte di Anas; in tal senso il comitato si è già attivato per supportare l’effettiva consegna e fruibilità dei cantieri e dei servizi connessi. Preme però osservare che si devono al più presto rimuovere le “interferenze” degli enti gestori di reti destinate al pubblico servizio ancora presenti nelle aree di cantiere. Tutti i soggetti pubblici titolari di questo tipo di infrastrutture devono rispettare il programma di risoluzione delle interferenze nei tempi previsti dal progetto definitivo perché il mancato rispetto degli obblighi imposti dal Codice degli Appalti oltre a comportare responsabilità patrimoniali per l’ente gestore inadempiente sarebbe causa di ritardato avvio o anomalo andamento dei lavori con gravissime ripercussioni sui tempi previsti dal cronoprogramma.
Continuiamo, quindi, nell’opera capillare di informazione e monitoraggio affinché si pervenga entro al massimo il prossimo mese, dopo le attività in itinere, alla piena operatività dei lavori nei vari cantieri. (Per il Comitato Salvatore Ingallinera, Leonardo Licitra, Giuseppe Santocono, Roberto Sica)