“Aeroporto di Comiso, basta silenzi e pannicelli caldi”. A parlare è Gigi Bellassai, vice segretario provinciale PD. “Sono trascorsi quasi due mesi dall’abbandono di Ryanair dello scalo Comisano – afferma Gigi Bellassai – e ad oggi l’aeroporto Pio La Torre di Comiso vede una “summer”, ovvero la stagione estiva, con sole cinque rotte: quattro Aeroitalia Roma, Bergamo, Bologna e Bucarest via Fiumicino una Goto-Fly per Forlì e solo dal 26 settembre una tratta Wizz air per Tirana. Un’offerta davvero limitata che sta mettendo in ginocchio l’aeroporto e il sistema turistico del Sud-Est.
La situazione è intollerabile, attorno all’aeroporto si sta realizzando un sistema di viabilità per consentire una sua maggiore fruizione, i dati passeggeri dopo la pandemia erano in crescita significativa e l’area iblea stava acquisendo una straordinaria appetibilità per un turismo quantitativamente e qualitativamente elevato. I fatti degli ultimi mesi tuttavia rischiano di far tracollare il più grande patto territoriale del sud-est siciliano rappresentato dall’esperienza aeroportuale degli iblei, in modo irreversibile. E’ necessario che la filiera istituzionale, Governo Regionale e Comune si attivi concretamente per mettere in sicurezza l’aeroscalo e il suo futuro. Negli anni passati, con il governo Crocetta, – continua Bellassai – la Regione ha finanziato i servizi per i controllori di volo, garantendo la piena funzionalità delle rotte.
E’ necessario che la Regione intervenga subito, rifinanzi e incentivi le rotte su Comiso, d’altro canto dei sei milioni di euro finanzianti, con l’intervento del parlamentare Nello Dipasquale, solo 2,7 ME sono serviti per la ricapitalizzazione del Comune di Comiso che passa dallo 0,18 allo 0,97% del capitale con 300 azioni, il resto è andato inspiegabilmente perduto. Lo stesso vale per l’avvio del Cargo, i 2,5 ME finanziati per la progettazione esecutiva che non sono stati utilizzati dal Comune con la Regione ha de-finanziato gli step successivi. Imbarazzante il silenzio su questo tema della Sindaca rieletta e preoccupante quello di SAC – conclude Bellassai – sul tema rotte in occasione dell’approvazione del bilancio e della vision per il prossimo piano industriale.
Unica buona notizia è certamente la nomina a consigliere di SAC di Sandro Gambuzza che conosce bene la vicenda Comiso e siamo certi opererà per il bene del Pio La Torre e de nostro territorio. Aspettiamo impegni precisi e fatti concreti, da SAC e da chi oggi ha politicamente responsabilità di governo con una omogeneità politica che non consente scarica barili e inspiegabili silenzi”.