MALTA (ITALPRESS/MNA) – Le statistiche raccolte in un nuovo rapporto intitolato ‘Vittime del boom edilizio a Maltà (Victims of Maltàs Construction Boom) della Fondazione Daphne Caruana Galizia motrerebbero una correlazione tra il boom edilizio e gli incidenti. Con “l’aumento delle approvazioni dei permessi di costruzione sono aumentate anche le tragedie”, si legge nel rapporto che rivela come mentre “10 operai edili sono morti nei quattro anni tra il 2010 e il 2013 e altri 10 sono morti tra il 2014 e il 2017, ci sono state 29 vittime tra il 2018 e il 2022”. Le cadute dall’alto sono state in gran parte la causa di morte più probabile: “dei 49 decessi registrati tra il 2010 e il 2022, 25 sono avvenuti a causa di tali cadute”. Ma la multa media inflitta dal tribunale per la morte di un operaio edile dal 2010 al 2022 è stata di 7.030 euro, con una multa minima di 1.000 euro e una massima di solo 11.650 euro. I dati raccolti rivelano che il 68% degli incidenti rimangono aperti nel sistema giudiziario maltese. Secondo l’Autorità per la sicurezza sul lavoro (OHSA), “su 49 casi di incidenti mortali che hanno coinvolto lavoratori edili dal 2010, 32 sono ancora irrisolti, risalenti al 2010”. La tendenza mostra anche che “il divario nei casi irrisolti continua ad ampliarsi ogni anno, portando a un accumulo di casi irrisolti. Solo 15 casi sono stati chiusi”. Di questi, “cinque sono stati decisi dal tribunale penale, mentre i restanti sono stati archiviati per impossibilità di procedere”.
– foto di angenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).