Il disegno di legge che modifica le disposizioni penali di Malta sull’aborto, ha concluso il suo iter parlamentare con l’approvazione all’unanimità.
Tuttavia, la discussione sull’aborto a Malta non è ancora conclusa, ha dichiarato il primo ministro maltese Robert Abela che ha descritto il voto come “un giorno storico per il nostro Paese.
La gente ne sta discutendo comunque e nessun politico, partito di opposizione o Chiesa può fermarlo in una società democratica”. Il disegno di legge è stato reso possibile solo a seguito di modifiche sostanziali per rispondere alle preoccupazioni di coloro che temevano che avrebbe effettivamente legalizzato l’aborto clandestino. Il disegno di legge ora diventerà legge quando sarà firmato dal presidente di Malta. Una formalità che all’inizio del dibattito era tutt’altro che scontata. Il presidente George Vella aveva ripetutamente affermato che preferiva dimettersi piuttosto che dare il suo assenso a un disegno di legge che liberalizzava la legge sull’aborto e fonti vicine a Vella hanno affermato che è stato il no di Vella a costringere il governo a cambiare direzione.
Il disegno di legge consente ai medici di eseguire un aborto se la vita di una donna è a rischio immediato o la sua salute è in “grave pericolo tale da portare alla sua morte”. La cessazione può avvenire solo una volta esaurite tutte le altre cure e la decisione deve essere presa da tre specialisti salvo casi urgenti. Gli interventi possono avvenire solo in cliniche autorizzate e se il feto può vivere fuori dall’utero, i medici devono aiutare la madre a partorire. Malta avrà comunque una delle leggi sull’aborto più severe al mondo, che rimarrà illegale in tutte le altre circostanze inclusi stupro, incesto e gravi anomalie fetali.
(ITALPRESS).
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