Il gruppo provinciale di Ragusa di Sinistra Italiana esprime il proprio allarme sullo stato della sanità pubblica provinciale e denuncia:
– Il saccheggio delle risorse in atto da alcuni anni e il taglio dei servizi da parte dei vertici ASP per favorire la sanità privata, in linea con le scelte scriteriate della politica nazionale;
– le attese infinite, anche fuori dal proprio comune di residenza, per una visita ambulatoriale, con il risultato che può curarsi soltanto chi può permettersi prestazioni a pagamento;
– Il modello securitario dei pronto soccorso presidiati da vigilantes armati: alla rabbia dei cittadini non viene risposto con servizi migliori, ma con minacce di uso della forza;
– la cronica carenza delle sedie per disabili e anziani e la carenza di coperte nei pronto soccorso, che all’ospedale Giovanni Paolo II questo inverno veniva tamponata usando i teli di carta stagnola.
– l’insufficiente numero di sedie nelle aree di attesa antistanti gli ambulatori (come dimostrano le foto) con persone che a prescindere dall’età o dalla condizione fisica rimangono in piedi o accovacciate a terra.
– le condizioni di lavoro del personale sanitario con turni di medici e infermieri ad “alta flessibilità“ che causano stress e fuga di personale dal servizio sanitario pubblico.
E’ di tutta evidenza che in questo contesto la sanità privata può stappare lo champagne. Personale medico e paramedico che fugge dall’impiego pubblico, utenti esasperati costretti a rivolgersi alle strutture private e le risorse pubbliche sempre più utilizzate per rimborsare le strutture private.
Anche a Ragusa il diritto alla salute e a usufruire di servizi sanitari dignitosi, escluse alcune eccezioni, rappresenta una emergenza intollerabile.
Sinistra Italiana ritiene indispensabile una ispezione parlamentare sull’impiego delle risorse in questa provincia e auspica che la Commissione Regionale Antimafia dia continuità alle indagini avviate nella scorsa legislatura.