E’ una cosa che in pochi, nei telegiornali regionali e nazionali, hanno sottolineato a proposito dell’improvviso incendio che alcune sere fa ha interessato la struttura dell’aeroporto di Fontanarossa di Catania, e cioè che si sia trattato di un fatto probabilmente mai accaduto prima e da nessuna altra parte del mondo.
E sull’episodio è intervenuta la deputata regionale di Ragusa Stefania Campo del movimento 5 stelle tornando con estrema durezza sull’accaduto, e chiamando direttamente in causa il Consiglio di Amministrazione della società di gestione Sac, di cui chiede tout court lo scioglimento. Afferma testualmente la parlamentare Ars iblea “si accertino al più presto le responsabilità, e le eventuali negligenze, che hanno portato al terribile incendio dell’aeroporto di Catania. Non è mai accaduto che all’interno di un aeroporto scoppiasse un incendio di queste proporzioni e dunque ci chiediamo quali responsabilità oggettive hanno causato un simile danno. Chiediamo inoltre, qualora vi siano responsabilità gestionali, di sciogliere il Cda di Sac, di far decadere l’amministratore delegato e di procedere al commissariamento.
Ci chiediamo, inoltre, che peso decisionale abbia la stessa Sac nella scelta di dirottare voli su un aeroporto piuttosto che in un altro. Non vorremmo che, anche in questa occasione, il territorio ibleo risultasse quello maggiormente penalizzato”. Del resto che ormai la rottura tra l’esponente politico 5 stelle e la Sac fosse insanabile, era emerso fin dal momento in cui la società catanese aveva messo in atto quello che Stefania Campo ritiene un totale disimpegno nei confronti dell’aeroporto di Comiso a favore di Fontanarossa. Fino ad arrivare ad ora con questa messa sotto accusa dell’intero management della società etnea. (da.di.)