Quest’anno il Premio “Ragusani nel Mondo” dimostra che non è necessario abbandonare l’isola per poter dimostrare di avere un enorme successo nel proprio ambito di riferimento. E’ la storia del prof. Carlo Trigona, originario di Chiaramonte Gulfi, attualmente docente di misure elettriche ed elettroniche presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Catania.
E’ coinvolto in diversi progetti di ricerca nazionali ed internazionali, ricevendo, per questa attività, numerosi premi. E sul palco, sabato prossimo 29 luglio puntuali alle ore 20 in piazza Libertà a Ragusa, salirà per spiegare più nel dettaglio le tematiche di cui si occupa giornalmente assieme ai suoi alunni. E’ infatti, tra le altre cose, protagonista di un importante e interessante progetto multidisciplinare che è ancora in fase di sperimentazione e che ha già ottenuto la ribalta nazionale e l’interesse di molti suoi colleghi. Ha infatti riscosso l’interesse della comunità scientifica internazionale il progetto che prevede l’utilizzo delle piante come “sensori” antinquinanti per la produzione di energia elettrica. L’intuizione che sta alla base del progetto è che si immagina di “usare” le piante come in sostituzione del silicio.
Se si riuscirà in questa sperimentazione, e già ci sono segnali incoraggianti, si potrà replicare questa ricerca su scala industriale segnando in tal caso una pietra miliare nella transizione ecologica in corso. Insomma obiettivi importanti su cui il Premio “Ragusani nel Mondo” accenderà i riflettori tornando a parlare dunque anche di ambiente oltre che di nuove tecnologie. E questa storia, che si interseca con le altre che pure trattano di utilizzo delle nuove tecnologie, apre a nuovi spunti di riflessione e ci raccontano parte di quella Sicilia bella che l’associazione “Ragusani nel Mondo” cerca di far conoscere in Italia e all’estero perseguendo come sempre la sua mission. Il premio sarà in diretta streaming e sul canale 14 del digitale terrestre di Video Regione.