Sembra sia definitivamente tramontata l’ipotesi di installare a Ragusa la statua dedicata al senatore fascista Filippo Pennavaria. Ipotesi che era stata rilanciata da Mario Nobile settimane fa, adducendo, oltre a presunti meriti dell’uomo politico nei confronti della sua città natale, anche il fatto che si trattava di un’opera realizzata anni fa con fondi del Comune. La proposta aveva suscitato una ferma opposizioni di forze politiche civile e sociali, di cui si erano fatti portavoce soprattutto l’ANPI (l’associazione dei partigiani) e la CGIL.
Ora, i risultati di un incontro tenuto tra il comitato contro l’installazione della statua di Pennavaria ed il sindaco di Ragusa Peppe Cassì ha sgomberato definitivamente il campo da qualsiasi ipotesi di installazione della statua. Questa la nota diffusa dal Comitato stesso “Incontro proficuo quello avvenuto nel Palazzo comunale tra la delegazione del Comitato contro l’installazione della statua di Filippo Pennavaria e il sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì. La delegazione era composta da: Gianni Battaglia, Aldo Mattisi, Salvatore Licitra, Giovanni Di Rosa, Gianpiero Saladino e Pippo Gurrieri. I Componenti della delegazione hanno riferito il dissenso registrato durante la riunione che si era tenuta qualche giorno fa, nella sede dell’ANPI, convocata dall’ANPI e CGIL, alla quale hanno partecipato numerose organizzazioni e cittadini, dopo che era trapelata la notizia della richiesta di installazione della statua.
Infatti, è stato ribadito come il personaggio Pennavaria non fu “solo” un gerarca fascista e sottosegretario di Stato nel ministero Mussolini, egli fu protagonista dei gravissimi atti di violenza contro operai, contadini, giovani militanti socialisti e verso le Camere del lavoro e le istituzioni comunali democraticamente elette, per favorire, sempre con la forza e il terrore, la nascita e l’affermazione della dittatura fascista che in quegli anni hanno interessato il territorio ragusano. Il sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì, ha innanzitutto precisato di non avere ricevuto nessuna formale richiesta di installazione della statua in suolo pubblico cittadino e ha seguito la vicenda per come riportata dalla stampa locale ribadendo, comunque, quanto già in precedenza dichiarato, che non è intenzione dell’Amministrazione da lui diretta assecondare, in alcun modo, l’installazione della suddetta statua.
In quanto il personaggio in questione ha legato la sua attività al regime fascista che ogni istituzione democratica è, in coerenza con quanto scritto nella Carta costituzionale, impegnata a contrastare. Inoltre, ha aggiunto che la vicenda legata alla statua ha suscitato contrasti e divisioni pertanto ha ribadito che non ci sarà nessuna installazione della suddetta statua” (da.di.)