“In assenza di shock, il nostro indice dei prezzi al consumo può scendere sotto il 2% a ottobre. L’inflazione si sta riducendo. Soprattutto perché sono in forte riduzione i prezzi dell’energia. Sebbene risultino più alti rispetto al 2019”. Lo dice Mariano Bella, responsabile dell’ufficio studi di Confcommercio, commentando l’andamento dei prezzi al consumo. E’ il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, sulla scorta dei dati in questione, a fare qualche stima per il futuro prossimo dell’area iblea.
“Facciamo la previsione – chiarisce Manenti – che a luglio la variazione congiunturale del nostro Nic (l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività calcolato dall’Istat basandosi su un paniere di beni e servizi, che misura l’inflazione dell’intero sistema economico) sia pari a zero. Già a giugno è stato poco oltre lo zero sul nostro territorio provinciale. Sarebbe un bellissimo segnale. Che farebbe prendere corpo all’ipotesi della riduzione dell’inflazione. Se prendiamo i 15 anni passati – senza contare 2021 e 2022 – e facciamo la media delle variazioni congiunturali mensili, guardando al 2023, grazie alla riduzione dell’energia, non dovremmo avere tensioni inflazionistiche nel complesso”.
L’incremento tendenziale dei prezzi nei primi cinque mesi del 2023 in provincia di Ragusa è sempre stato al di sotto dell’incremento registrato nel resto d’Italia. “A giugno – ancora Manenti – c’è stata una buona notizia sugli alimentari, con prezzi moderatamente in riduzione. Il mercato sta funzionando. L’operatore pubblico, con sussidi alle famiglie, ha più che compensato le perdite di potere d’acquisto. Si può sottolineare come il processo inflazionistico sia partito con ritardo rispetto ai nostri partner. A luglio 2021 l’indice generale armonizzato cresceva da noi all’1% contro il 3,1% di altre zone. Non si festeggiò allora, non ci si deve adombrare oggi, con un dato tendenziale in crescita del 5,7% contro l’analogo indice nelle altre zone pari al 4,9%. Aspettiamo, dunque, con fiducia, di leggere i prossimi dati e di capire che cosa succederà”.